L’inglese di Atac: «I no speak english»

L’inglese di Atac: «I no speak english»
di Davide Desario
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Martedì 7 Febbraio 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 07:13

#Atac: le emettitrici
che ‘Non riposano’

@iltrenoromalido

Roma bocciata in inglese. Eppure l’esame non era difficile. Il compito chiedeva di inserire una semplice frase sul display delle macchinette che emettono i biglietti della metro che appare quando non ci sono più monete per dare il resto. E cosa sono riusciti a scrivere quei geni dell’Atac alla stazione Eur Palasport? «Does not rest». Una frase che tradotta significa «la macchinetta non riposa».
 

 

Povera Roma. Anche perché questa gaffe, segnalata dal blog odisseaquotidiana, è solo l’ultima di una lunga serie. Qualche tempo fa su un parcometro per avvertire che i biglietti erano per «sole moto» appesero un biglietto con la scritta «tickets for sun motion» traducendo, forse su internet, «sole» (inteso come soltanto) con «sun» e la parola «moto» (intesa come motociclo) con «motion». Ma non finisce qui. Quando venne riaperta la stazione Tiburtina, dopo un devastante incendio, per segnalare l’ingresso della metropolitana anche agli stranieri appesero uno strepitoso cartello con scritto «Anderground». Wow, anzi uau.

Questa, d’altronde, come scrive Mario Ajello nel suo Disastro Capitale, «non è soltanto la città del film di Woody Allen “To Rome with love”». Questa è la città dove nel 2015 il sindaco Marino, che amava tanto l’America, decise di cambiare il logo di Roma Capitale trasformandolo in «Rome&You». Un’iniziativa molto discussa al punto che venne subito annullata dal prefetto Tronca.

Ora, lo so, c’è chi dirà che non sono questi i problemi di Roma (un po’ come i congiuntivi). E’ vero. Il problema di Roma, infatti, è che il trasporto pubblico fa pietà e continua a farla come in passato. Nulla cambia.

davide.desario@ilmessaggero.it

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