Raggi in Commissione antimafia: «Su bilancio e bandi abbiamo trovato il far west»

Raggi in Commissione antimafia: «Su bilancio e bandi abbiamo trovato il far west»
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Mercoledì 19 Ottobre 2016, 16:06


«Vorremmo rafforzare il rapporto con Anac, con un nuovo protocollo d'intesa, concentrandoci sul settore delle politiche sociali». Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi nella sua audizione in Commissione parlamentare Antimafia. «La continuità dei servizi non può essere utilizzata per una deroga permanente alle regole del diritto - ha detto parlando dei bandi di gara - Bisogna garantire la continuità, ma anche la legalità. Sennò è lì che si annida Mafia Capitale». La prima cittadina è accompagnata, tra gli altri, dagli assessori al Bilancio Andrea Mazzillo e alle Politiche sociali Laura Baldassarre e dal vice segretario generale del Campidoglio Mariarosa Turchi. 

«Da pochi mesi siamo alla guida della città di Roma, non è molto tempo ma siamo certamente in un osservatorio privilegiato attraverso cui possiamo garantire che siano banditi dal palazzo i fenomeni criminali. Un sistema che dobbiamo sradicare e che abbiamo iniziato a sradicare. Dobbiamo invitare tutti i cittadini a mantenere la guardia molto alta su Mafia capitale che è, non soltanto un processo, ma un modo d'intendere la gestione della cosa pubblica. La nostra parola chiave è discontinuità, i fenomeni non sono isolati ma parte di un sistema che è stato frutto di una commistione pericolosa tra criminalità, imprese e istituzioni. Mafia capitale è l'effetto di un atteggiamento di totale disinteresse da parte della classe dirigente e delle istituzioni. Non è una mafia che usa i soliti mezzi ma mette a rischio il modo di procedere dell'amministrazione attraverso l'intimidazione, che è comunque un fenomeno mafioso».

«Spesso dietro la gestione dei rifiuti si nascondono le mire della criminalità organizzata. A Roma con questa amministrazione non c'è e non ci sarà alcuno spazio per queste attività e questi soggetti». «Con l'attivazione del percorso per i 'rifiuti zero' abbatteremo questo grande business - ha affermato -, anche se ci vorranno anni».

«Abbiamo trovato il patrimonio in una situazione disastrosa.
Roma non sa quali immobili ha: Roma non conosce il proprio patrimonio. È una cosa completamente assurda». «E non lo conosce - ha proseguito Raggi - perché per anni ha affidato la gestione del proprio patrimonio immobiliare a società esterne. Una delle principali è la Romeo Gestioni, che effettuava la gestione del patrimonio attraverso procedure informatiche: quando è stato interrotto il contratto tra Roma Capitale e la Romeo Gestioni quest'ultima si è portata via tutti i dati e dopo una serie di contenziosi peraltro ancora in essere ha restituito 100 bancali di carta che dovrebbero essere aperti, visionati e inseriti all'interno di un sistema».


«Rotazione del personale, trasparenza amministrativa e controlli a setaccio del bilancio, queste sono alcune delle azioni e poi stiamo rafforzando i rapporti con Anac, stiamo elaborando un protocollo d'intesa concentrandoci sulle politiche sociali, che è uno dei settori su cui Mafia capitale ha esteso i suoi tentacoli in maniera preoccupante», ha aggiunto la Raggi spiegando gli interventi messi in campo dalla nuova amministrazione a seguito dei fatti di Mafia Capitale. Mafia Capitale «ha comportato l'arresto di decine di persone del mondo della politica, dell'amministrazione pubblica e dell'associazionismo fino a portare allo scoglimento di un solo municipio, quello di Ostia - ha aggiunto- I settori su cui questo è risultato più evidente sono quelli dei rifiuti, dell'ambiente e dei servizi alla persona: settori in cui girano i soldi e stiamo cercando di invertire rotta. Forse sono riconducibili a questo le azioni intimidatorie che abbiamo ricevuto. Bisogna ricominciare a lavorare tutti insieme in nome dell'interesse pubblico. È indispensabile un'azione di prevenzione da parte della pubblica amministrazione».
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