Roma, «Questo marciapiede è nostro», due prostitute massacrate a sprangate:arrestati tre romeni

Roma, «Questo marciapiede è nostro», due prostitute massacrate a sprangate:arrestati tre romeni
di Marco De Risi
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Lunedì 21 Marzo 2016, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 23:59

La guerra per la spartizione del territorio e la feroce contesa del mercato del sesso a pagamento che si consuma nei quartieri romani. E' questo il contesto di un grave ferimento nei confronti di due giovani prostitute nigeriane aggredite a colpi di spranga da tre persone: colpi su colpi senza un briciolo di pietà. E' accaduto nella notte tra sabato e domenica lungo la via Aurelia all'incrocio con via Aurelia Antica, poco distante da un distributore. Le due ragazze sono ricoverate all'Aurelia Hospital: una è in gravi condizioni con fratture multiple e una prognosi di 30 giorni. La polizia era in zona per controlli sullo sfruttamento della prostituzione. Una pattuglia ha trovato le ragazze in terra sporche di sangue, quasi esanimi. Una di loro ha descritto subito gli aggressori: tre romeni a bordo di una station wagon. Questione di minuti e il piano di controllo stabilito dal questore ha dato i suoi frutti. L'auto dei fuggitivi è stata bloccata e i tre romeni, riconosciuti dalle ragazze, sono finiti in manette. Hanno un'età fra i 25 e i 30 anni: per loro si sono aperte le porte del carcere con l'accusa di lesioni gravissime.
 

LA PAURA E L'OMERTÀ
Gli agenti hanno impiegato qualche ora per ricostruire nei dettagli il feroce pestaggio maturato in un contesto pieno di omertà a causa del terrore che gli sfruttatori incutono alle ragazze, obbligano a “battere” il marciapiede. In una prima versione fornita dalle vittime mancava il movente: le nigeriane inizialmente avevano paura di raccontare il perché dell'aggressione. Poi gli investigatori hanno sfruttato le informazioni in loro possesso, ottenute tramite il monitoraggio e il contrasto quotidiano del mercato del sesso, e le tessere del mosaico sono state messe al loro posto. Sulla via Aurelia, secondo le informazioni della polizia, è in atto una guerra fra romeni, nigeriani, slavi, albanesi per far prostituire le “loro” ragazze. Piazzole di servizio, marciapiedi illuminati, svincoli sono appaltati dalla criminalità straniera. Ed ecco le rese dei conti, gli sfregi al volto delle giovani, fino ai tentati omicidi.
 
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