Berlusconi riunisce l'ufficio di presidenza Fi: «Io in campo ma serve una nuova generazione»

Silvio Berlusconi
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Giovedì 28 Gennaio 2016, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 10:54
Nessuna intenzione di farsi da parte ma la consapevolezza che una nuova generazione deve farsi avanti. Silvio Berlusconi affida ad un lungo post su facebook la celebrazione del ventiduesimo anniversario del suo ingresso in politica. Festeggiamenti low profile, anche per volontà dell'ex capo del governo, convinto che «la situazione attuale» non gli consenta di poter fare un passo indietro.

 Il ragionamento verrà ripetuto oggi davanti ai big del partito convocati a palazzo Grazioli per la riunione dell'ufficio di presidenza del partito. Un appuntamento tenuto in stand by fino all'ultimo ma che poi, complice il rinvio della scorsa settimana e soprattutto le scadenze improrogabili (come l'approvazione del bilancio) hanno convinto l'ex premier ad ufficializzarlo. 
 
A meno di sorprese però il summit non prevede l'annuncio di grandi novità. Oltre all'approvazione del bilancio e l'avvio della campagna di adesione 2016, l'intenzione del Cavaliere è quella soprattutto di tornare a parlare allo stato maggiore azzurro dopo settimane di silenzio. I punti del suo discorso al parlamentino azzurro sono anticipati nel post sulla sua pagina facebook dove il leader di Forza Italia coglie l'occasione per tornare ad attaccare Renzi («è un premier bulimico») e a mettere in guardia dal pericolo di un prossimo governo guidato dai Cinquestelle con un «programma delirante basato sull'invidia sociale e il giustizialismo». L'unica ricetta è «un centrodestra competitivo e convincente».

Sondaggi alla mano, l'obiettivo dell'ex capo del governo è quello di riportare Fi al 21% che, sommato al 15% della Lega e al 4,5% della Meloni, poterà il centrodestra a vincere al primo turno.  L'intenzione di rimanere in prima linea («nonostante - dice -me ne abbiano fatte di tutti i colori») va di pari passo con la ricerca che il Cavaliere ha avviato da tempo di persone nuove, «una nuova generazione pronta a scendere in campo».  Ma nonostante l'impegno di Berlusconi, l'istantanea del centrodestra mostra una situazione cristallizzata.

Prova ne è l'impasse nella scelta delle candidature per le elezioni amministrative. Il tempo ormai è agli sgoccioli (il 7 febbraio ci sono le primarie a Milano) e nelle due città ormai simbolo come Roma e Milano, Forza Italia, insieme alla Lega e Fratelli d'Italia, non ha ancora individuato su chi puntare. Il puzzle è ancora tutto da completare perchè all'appello mancano anche le candidature per le città più piccole, compito affidato ad una commissione ad hoc composta dagli sherpa dei tre partiti. Il via libera finale spetterà ai tre leader che torneranno ad incontrarsi a breve anche se in agenda non è stata ancora fissata una data precisa.
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