"Family Day", scritta luminosa appare sul Pirellone: scoppia la bufera

"Family Day", scritta luminosa appare sul Pirellone: scoppia la bufera
2 Minuti di Lettura
Sabato 23 Gennaio 2016, 20:17 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 14:36
Ieri sera le prove generali, il 30 gennaio l'illuminazione ufficiale: la Regione Lombardia ha confermato di voler sostenere il Family Day che si terrà a Roma non solo con la presenza di una delegazione con il gonfalone, ma anche illuminando con la scritta Family Day comparsa della scritta luminosa "Family day" la facciata di Palazzo Pirelli a Milano, sede del Consiglio Regionale. Una decisione che sta continuando a provocare polemiche, sul web e nelle piazze dove oggi si sono tenute le manifestazioni per il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali. Su Instagram, Mika ha postato una foto del Pirellone illuminato dalla scritta "Amore=Famiglia": «Dovunque c'è amore, c'è famiglia. Dall'intolleranza invece nasce solo odio», ha scritto il cantante che ha dato il via a tutta una serie di fotomontaggi dello stesso tipo: c'è chi ha scritto "Family Gay" sempre sul Pirellone e chi ha scelto un altro edificio come Pierfrancesco Majorino, uno dei candidati alle primarie milanesi del centrosinistra, che ha deciso di "modificare" Palazzo Marino, postando su Facebook una foto della sede del Comune di Milano colorata con l'arcobaleno: «Questa è la mia risposta alla Santa Inquisizione di Roberto Maroni».

«Maroni pensa che il Pirellone sia roba sua.
Si sbaglia di grosso. È di tutti i lombardi e non si può usare a fini di parte. #serietà», ha scritto su Twitter il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini. Dalla rete la protesta si è poi spostata nel pomeriggio in Piazza Scala, dove si è svolta la manifestazione "Sveglia Italia" a cui ha partecipato anche il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina che ha criticato la scelta della Giunta Maroni definendola «un grave errore perchè le istituzioni sono di tutti e devono essere la casa di tutti i cittadini». «Il Paese è con noi - ha aggiunto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia dal palco della piazza - e non dalla parte di chi vuole accendere le luci e spegnere i diritti». Una scelta criticata dalle opposizioni in Regione anche dal punto di vista regolamentare e non solo politico: «Esiste un insieme di regolamenti - ha ricordato Sara Valmaggi (Pd), vicepresidente del consiglio regionale - che abbiamo approvato al fine di garantire un utilizzo dignitoso e condiviso degli spazi a nostra disposizione e che questa scelta unilaterale da parte della Giunta ha vanificato, umiliando in questo modo il nostro ruolo e il nostro lavoro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA