Azzorre: laghi, vulcani, geysers e delfini in mezzo all'Atlantico

Azzorre, tra il verde e il blu (ph. Ivano Scarsi)
di Chiara Todesco
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Lunedì 8 Aprile 2013, 15:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 16:18

Portatevi la mantella e gli stivali da pioggia, potrebbero servirvi. Basta guardare quanto verde c’ per capire quanta pioggia scende in questo arcipelago quasi sperduto nell’Oceano Atlantico, conosciuto
più per il suo «anticiclone» (vedi previsioni meteo) che per le sue bellezze tutte da scoprire. Il periodo migliore per visitare le Azzorre è quello compreso tra maggio e settembre quando le ortensie sono in fiore, le balene e i delfini nuotano liberamente tra le onde e la temperatura permette di stendersi al sole senza mai superare i 23 gradi. Se poi scende qualche goccia poco importa. Il fascino sta proprio in questa natura verde e rigogliosa che contrasta con il blu del mare, nelle nuvole che si rincorrono in cielo giocando con il sole.

Sono nove isole vulcaniche isolate quanto basta per sentirsi in paradiso: 1500 chilometri di mare le separano dalle coste dell’Europa e 4000 dal Nord America. Tra le onde saltano e giocano delfini, orche e balene: avvistarle, anche da vicino, è uno dei motivi per cui si vola fino qui. L’importante è accertarsi che nel periodo in cui si effettua il viaggio si possa fare il «Whale watching» e prenotare in anticipo l’escursione per essere sicuri di trovare la disponibilità. Nell’isola di Sao Miguel, ad esempio, si può scegliere tra un’escursione per nuotare con i delfini e un’altra dove vengono avvistate balene e delfini: la durata di ciascuna gita è di circa tre ore. Sulla terra rigogliosa di questo arcipelago si ammirano invece le ortensie che qui trovano un clima e un terreno particolarmente adatto alla loro crescita rigogliosa. Macchie imponenti di fiori blu e bianchi che sbocciano a partire dal mese di maggio e raggiungono il culmine a giugno.

Insieme alle ortensie tappezzano queste isole grandi distese di piantagioni di tè: le Azzorre sono l’unico paese produttore di tè in Europa. Boschi, foreste e laghi sono il paesaggio fiabesco in cui ci si immerge visitando São Miguel, l’isola principale, chiamata non a caso Isola Verde. Si comincia con tour all’interno per poi affacciarsi sulle sue coste frastagliate scovando lo scorcio panoramico più bello. Nella parte occidentale dell’isola si trova la Caldeira das Sete Cidades, cratere di un vulcano estinto. Sembra una visione ma è tutto vero: all’interno ci sono due bellissimi laghi gemelli (Blue Lagoon e Green Lagoon), e lì vicino un pittoresco villaggio che spunta tra centinaia di azalee e ortensie.

A Est dell’isola invece ci si imbatte in geysers e fumarole: siamo nella Vale das Furnas, con il suo lago e le sorgenti termali, mentre al centro a 600 metri di altezza spicca il Lagoa do Fogo, un enorme vulcano che ospita un lago di acqua chiarissima e persino belle spiagge di sabbia bianca. Scendendo dal vulcano ancora una sorpresa: a metà strada trovate la Caldeira Velha, bagnata da un fiume di acqua tiepida con un piccolo lago. È d’obbligo un bel tuffo.

I NOSTRI CONSIGLI

Info generali: Associação de Turismo dos Açores, tel: +351 296 288 082, turismoacores@visitazores.com, www.visitazores.com

Dove dormire:

Hotel Camoes

Uno degli hotel più tradizionali e conosciuti di Ponta Delgada (la capitale di São Miguel), situato in un edificio del 1800 nel centro storico. Largo de Camoes 38, Ponte Delgada, www.hotelcamoes.com

Dove mangiare:

Restaurante Sao Pedro

Aragosta, gamberoni e pesci delle Azzorre. Il menu è ricchissimo, c’è anche la carne. Meglio prenotare.

Largo Almirante Dunn, 23° Ponta Delgada, www.restaurantesaopedro.com

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