SOCHI – Il dolce sorriso delle staffettiste dello short track, le lacrime amare di Nadia Fanchini. La giornata dell’Italia ai Giochi di Sochi racchiusa in questi due flash. Il pattinaggio velocità su pista corta si conferma la miniera della spedizione azzurra. Dopo le due medaglie individuali di Arianna Fontana ecco il bronzo in staffetta, conquistato da un quartetto tutto valtellinese: oltre ad Arianna hanno gareggiato anche Martina Valcepina, Lucia Peretti ed Elena Viviani.
Il bronzo è stato conquistato a tavolino dopo la squalifica della Cina. L’Italia aveva infatti chiuso al quarto posto perché proprio la Fontana era caduta a metà della finale. In una disciplina imprevedibile, la sorpresa è dietro l’angolo e così al termine della gara le cinesi sono state squalificate per un sorpasso irregolare nell’ultima tornata. L’oro è andato alla Corea del Sud, l’argento al Canada.
Il percorso della Fontana non è ancora concluso. Venerdì la ventitreenne di Berbenno andrà alla caccia del magnifico poker nei 1000.
Dalla gioia al dolore. È amaro il quarto posto di Nadia Fanchini nello slalom gigante. La bresciana ha mancato il bronzo per 11 centesimi di secondo. Ha vinto la slovena Tina Maze, seconda l’austriaca Fenninger, terza la tedesca Rebensburg.
La Fanchini, terza dopo la prima manche, non ha tirato i remi in barca ma ha attaccato. Purtroppo però il cronometro è stato implacabile: per un’inezia addio medaglia.
La maledizione del gigante ha anche portato un'altra brutta notizia: il nuovo infortunio di Federica Brignone. L'azzurra, caduta durante la prima manche, ha riportato trauma distorsivo-contusivo al ginocchio destro. Non dovrebbero esserci lesioni ampie, ma per Federica, rientrata da pochi mesi dall'infortunio precedente, è un'altra batosta.