A Campo de’ Fiori la folle "caccia" al tifoso

di Marco Pasqua
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Domenica 18 Maggio 2014, 21:53 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 07:28
Anche oggi alcuni tifosi

non hanno voluto

perdere l'occasione per farci vedere

la loro incivilt




@osky_bosky



Che il cancro dell'idiozia che, troppo spesso, si annida nelle pieghe neanche troppo nascoste delle tifoserie, sia difficile da estirpare, lo raccontano regolarmente le cronache di quei match che trasformano i dintorni dello stadio Olimpico in una paurosa Beirut popolata di blindati. Ma lo testimoniano bene anche certi incontri, che può capitare di fare in una Campo de' Fiori notturna sempre molto alcolica e allo sbando.



Lo racconta Daniele, giovane lavoratore notturno, che due sere fa viene affrontato da due ragazzotti. Non sono neanche troppo alticci, rispetto al livello medio della zona. I due gli si piazzano davanti: «Di dove sei?», chiedono a muso duro. Daniele vorrebbe non rispondere, sa che gli incontri in notturna possono riservare sorprese non necessariamente gradite. «Allora, sei romano?», insistono. Daniele cede: «Certo, perché?». Gli risponde il più alto, un giovane sui 25 anni, pochi capelli (è rasato), il faccione appesantito da parecchi chili di troppo. «T’è andata bene», dice il bulletto provocatore. Daniele chiede lumi. «Con il mio amico avevamo fatto una scommessa: pensavamo fossi napoletano. Ne stiamo cercando uno al quale dare una lezioncina», continua ancora il ragazzo, che insiste: «Tifi Roma?».



Daniele ormai non sa più che rispondere, ha l'impressione di giocare ad una pericolosa roulette russa on the road. Dice di sì (è la verità), saluta e accelera il passo. «Dai, sei stato fortunato», gli gridano i due, che continuano a camminare sul Lungotevere, nella loro insana caccia allo scontro fisico.



marco.pasqua@ilmessaggero.it