L’assalto indisturbato al salotto di Roma

di Mario Ajello
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Domenica 1 Giugno 2014, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 09:17
"Eccola Piazza del Popolo".



@999nuvoletti



Un tweet e una foto stupenda del cielo sopra Piazza del Popolo. E sotto? Sotto una delle piazze più belle della terra, il salotto di Roma, il simbolo di tante cose belle non riesce proprio a liberarsi della prima bancarella di paccottiglia & cianfrusaglie che ha deciso di occuparla, col permesso del Comune, e dunque di rompere quella che sembrava una regola codificata (ma al peggio non c'è mai fine) e cioè che Piazza del Popolo la si può maltrattare in tutti i modi (brutti concerti, pessime fiere con tendoni e braciole) ma i bancarellari non ci si possono piazzare in maniera stanziale. Invece eccoli qui.



É arrivato il primo davanti al Bolognese e a Rosati (vende tra l'altro immaginette sacre (da padre Pio a Totti): e tra quanto ci sarà l'invasione dei suoi colleghi? E se ora il banchetto é piccolo e timido, tra quanto diventerà arrogante e immenso? E quando, insieme alle cose di plastica cingalesi, venderanno anche le salsicce made in Taiwan e sarà raggiunto dai camion bar che già circondano, ma poi la espugneranno, questa piazza che finora ha provato a salvarsi dai pneumatici della salsicceria e dal ketchup ambulante?



Dal balcone del Pincio, un giorno si affacció Ennio Flaiano insieme a Mino Maccari e guardando i nuovi ricchi seduti da Canova e Rosati esclamó: «Pensano di essere noi». Di fronte alla bancarella, e alle altre che certamente arriveranno, sarebbero rimasti senza parole. Come si fa di fronte a un suicidio.



mario.ajello@ilmessaggero.it