Le fontane del Centro come acquapark

di Davide Desario
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Martedì 10 Giugno 2014, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 19:35
Dopo i piedi e la bottiglia mettete anche il cocomero a rinfrescare nella fontana Barbari! #Roma #afa #caldo



@Vialedeiciliegi





Eccoli. Puntuali come le zanzare, come i gelsomini in fiore, come gli ambulanti sotto l’ombrellone in spiaggia, al primo caldo a Roma sono tornati anche i turisti dentro le fontane.



Ieri alla fotografa dell’agenzia Toiati, Cecilia Fabiano, è bastata una passeggiata nel centro storico per trovare ovunque straniere che si rinfrescano nelle vasche più affascinanti della città. In piazza del Popolo la signora inglese si toglie il cappello di paglia e prima bagna i suoi capelli rossi e poi si alza la gonna a fiori e senza pensarci troppo entra nella fontana. Tutti la guardano ma nessuno dice niente. Comprese le forze dell’ordine che proprio lì hanno le loro camionette schierate. La fontana dell’Ara Pacis sembra, invece, l’Aquafan di Riccione: ragazzine scalze si ricorrono schizzandosi mentre due spagnole in pantaloncini jeans e canottiera si sfilano gli anfibi e immergono i piedi fumanti nell’acqua. Poi si stendono, poggiano la testa sullo zaino e si mettono a prendere il sole come a Capocotta. Vigili? Con questo sole, neanche l’ombra.







Così tutte queste novelle Anita Ekberg sguazzano nelle fontane come fossero le loro Jacuzzi personali: la loro ”Dolce vita” contro la nostra amara realtà di romani costretti a vedere una città abbandonata al degrado dove cambiano i sindaci ma i soliti problemi non vengono mai risolti. Tra poco qualche ragazzotto ubriaco danneggerà una fontana che il mondo ci invidia. E noi ascolteremo le solite promesse di controlli e sanzioni più severe che tornano ciclicamente come l’acqua delle fontane.



davide.desario@ilmessaggero.it