Scoperto serial killer a Roma: ha ucciso
una decina di volte in due anni

Pattuglie della Polizia
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Lunedì 17 Maggio 2010, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 23:56
ROMA (17 maggio) - Un serial killer ha agito indisturbato a Roma e nell'hinterland per due anni. Un assassino seriale che ha ucciso una decina di persone. Uomini e donne, tutti anziani, casi diversi fra loro, tutti classificate come decessi naturali o per fatalità, ma solo ora rubricate come omicidi e tutti a opera di una sola mano.



A mettere insieme le tessere di un puzzle difficile da ricomporre sono stati gli investigatori della squadra "Cold case" della Questura di Roma diretta da Vittorio Rizzi, uomini che lavorano su fascicoli di morti mai risolte. Analizzando i dieci decessi gli investigatori hanno trovato un filo rosso che ne legava alcuni: il luogo, il modus operandi, l'età delle vittime. Insomma hanno rintracciato una serialità che è quasi sempre il bandolo che serve per sbrogliare la matassa dei più intricati casi criminali. E questa volta era veramente difficile perché quelle morti non erano classificate come omicidi: sui cadaveri infatti non vi erano segni di evidente violenza che facessero pensare a un delitto. Molte delle morti erano state archiviate come decessi naturali per infarto o incidenti domestici.



Ma grazie alla biologia forense, all'informatica, alle analisi del Dna i quattro investigatori della III sezione omicidi sono riusciti a mettere insieme le tessere di un puzzle perse nel tempo e nello spazio di due anni, e non solo ad unire morti distanti fra loro ma a dare un nome e un volto al killer seriale. Una persona che agiva in ambito sanitario, che ora ha un nome e un volto e che ha le ore contate.



Questo del serial killer è il quinto caso finora risolto dalla squadra nata nel 2007 e voluta da Vittorio Rizzi e forse il più difficile. Il primo fu quello di Maria Scarfò, la barista del Quadraro, che nel dicembre del 2000 fu rapita, violentata e uccisa. Sette anni dopo fu arrestato Sabatino D'Alfonso, un detenuto in permesso premio che aveva, con le stesse modalità, sequestrato e tentato di violentare alcune ragazze.



Ben 14 anni dopo finì invece in cella l'assassino di Liliana Grimaldi, insegnante di musica di 74 anni, strangolata in casa. Nel 2008 fu arrestato un nomade 32enne, minorenne all'epoca del delitto: ad incastrarlo le impronte e alcune rapine seriali. Risolto anche il caso della scomparsa nel 2001 dell'infermiera del Gemelli Maria Teresa Dell'Unto: dopo otto anni finì in cella Angelo Stazzi, 64 anni, un collega che l'aveva uccisa perchè non voleva più pagare i debiti. Mentre nel 2008 venne arrestato l'assassino di Gianluca Pes, guardia giurata di 32 anni, freddata nel garage della sua abitazione nel 2004. Lo aveva ucciso un pregiudicato di Benevento, Antonio De Pasquale, 37 anni. Anche lui incastrato dalla serialità con cui metteva a segno le sue rapine.
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