Sanremo, Mengoni guida la classifica
Luciana balla in difesa delle donne

Sanremo, Mengoni guida la classifica Luciana balla in difesa delle donne
di Marco Molendini
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Venerdì 15 Febbraio 2013, 08:53 - Ultimo aggiornamento: 17:40

SANREMO - Nuovo record di ascolti, e adesso Fazio fa gola a Raiuno Classifica parziale: in testa Mengoni, in coda i migliori Littizzetto tra le 50 sul palco in un flash mob di denuncia Luciana balla in difesa delle donne

LA SERATA SANREMO

Il successo scotta. Non si fa in tempo a festeggiare che già si pensa a raccogliere i frutti. E i frutti, in questi caso, sono almeno due: il prossimo Festival e uno o più programmi per Raiuno. In poche parole per Fabio Fazio si apre la prospettiva piuttosto concreta di un bis all’Ariston e di un trasferimento parziale, nella rete ammiraglia. Effetto naturale del boom di ascolti delle prime due serate, con lo share che mercoledì ha superato l’ultima edizione morandiana ed è, con il 42,9 per cento, fra i più alti degli anni recenti, mentre per numero assoluto di spettatori (11,3 milioni) fa concorrenza addirittura al secondo Fazio, quello del 2000 (da allora, con la moltiplicazione di canali e piattaforme, la platea televisiva è cresciuta di parecchio). Evviva. E già le sirene cominciano a cantare. «Al Festival, quando chiama, è sciocco fare calcoli, non si può dire di no», ribadisce Fabio, pur mettendo le mani avanti con un «però ci vuole l'idea».

Il direttore di Raiuno, conferma dicendo «ne parleremo a marzo», poi twittando al collega di Raitre «perché no un prestito a febbraio?». Ma la verità è che pensa anche che sarebbe uno spreco dopo un successo così popolare non utilizzare Fazio su Raiuno. E Fabio gli fa l’occhiolino: «Non che non avessi delle proposte da fare, ma per 13 anni non c’era la disponibilità di Raiuno verso di me». Se ne parlerà, non c’è dubbio.

I CONDUTTORI

Intanto il Festival fa i conti con i forfait: il mal di schiena sospetto di Daniel Barenboim che ha una serie di concerti a Berlino, quello dispiaciuto di Carlo Verdone, giurato di qualità, afflitto dal mal di denti («sembro Marlon Brando nel Padrino»). In compenso hanno spopolato i due conduttori. Approfittando di San Valentino, si sono lanciati in apertura in una torrida Vattene amore: Trottolino amoroso du du du, da da da. E bacio finale. Conduttori canterini (Fazio si è riscoperto anche imitatore da Vespa a Al Bano), che hanno fatto il bis con Al Bano in Felicità (con Laura Chiatti al posto che fu di Romina).

Luciana si è anche scoperta ballerina, goffa ma impegnata, visto che il suo flashmob tutto al femminile era dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, tema che ha segnato la puntata: evocato in un monologo sull'amore (prima ironico, via via sempre più serio) e nella performance del newyorkese Antony, voce spaziale di grande suggestione, che ha cantato You are my sister, dove racconta di sue crudeltà verso la sorella.

I GUASTI

La sera, in gran parte, era però dedicata alla sfilata delle 14 canzoni superstiti con classifica finale. Riguarda il solo televoto e vale solo il 25 per cento (l’altro 75 sarà determinato per un altro 25 sempre dal televoto e per il 50 dalla giuria di qualità), ma già indica quali sono i guasti. Si costruisce un Festival di qualità, si chiama Mauro Pagani poi in testa finiscono i pezzi più scontati (primo Mengoni, secondi i Modà, terza Annalisa), le proposte originali e di qualità (Malika Ayane, Silvestri, Cristicchi) finiscono in coda. Desolante. Il solo a salvarsi parzialmente è Gualazzi, che è quinto e può recuperare. Quanto ai giovani, ancora una volta sono finiti confinati a notte fonda. La votazione non ha premiato i migliori: restano Antonio Maggio e Ilaria Porceddu, entrambi reduci da X Factor del 2008 (Maggio lo vinse con gli Aram quartet) fuori Andrea Nardinocchi e Paolo Simoni.

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