Sanremo, Al Bano: «All'Ariston
non si resiste»

Sanremo, Al Bano: «All'Ariston non si resiste»
di Marco Molendini
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Venerdì 15 Febbraio 2013, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 09:05
SANREMO Nostalgia canaglia. La verit che Al Bano a Sanremo non sa dire di no. E’ il mio tallone d'Achille, ammette. Cos eccolo di nuovo sul palco dell’Ariston, a lucidare i ricordi. Rif perfino Felicit, solo che al posto di Romina c' Laura Chiatti.
Non è che canti peggio di come cantava Romina.

«Alle provocazioni non rispondo. Mi hanno chiamato, ho tacitato il mio ego e sono venuto, come se fossi in gara. Con le stesse emozioni».

Però, da rottamato.

«Uno deve sapersi rottamare. Ma finché la canna regge e regge benissimo vado avanti. Poi mi occuperò della vigna, dell’olio e pure dell’albergo. Ho buoni amici, mia madre ha 90 anni, sono felicemente single, con Loredana Lecciso siamo in buoni rapporti, ci sono i figli che crescono: Jasmine ha voluto il karaoke e, quando non ci sono, si scatena. Ma quando arrivo io, smette».



Per ora, dunque, non si arrende.

«Non ci penso. Avevo anche una canzone fortissima, si chiama E spengo il cellulare, scritta da Depsa. La tengo in caldo per il prossimo anno. E ci riproverò. Anche se ho cantato e canto in tutti i teatri del mondo, Sanremo ha segnato la mia vita. La prima volta ci sono venuto nel ’65, fra i giovani c’erano Teocoli e Dalla. Questa è la sedicesima volta che vengo qui. Eppure stanotte non ho dormito, perchè dovevo cantare al Festival».



Fazio quest'anno chiedeva due canzoni. Lei ce l’aveva la seconda?

«Avevo anche la seconda, Orizzonti, scritta da mia figlia Cristél. Non da Yari, il compositore di casa».



Non se l’è sentita di chiedere a Romina di cantare di nuovo con lei, per questa occasione?

«No. Quella è stata una bellissima pagina d’amore e di vita. Da quando lei ha deciso di scegliere un’altra strada io guardo avanti».



Sentendo i pezzi in gara trova giusto che non ci sia stato spazio per lei?

«Capisco che Fazio abbia voluto mettere il suo marchio. E non lo sto giustificando per il fatto che poi mi ha invitato. Comunque canzoni buone ne ho sentite. Per esempio quella di Malika Ayane e Sai di Gualazzi».



Mentre aspetta il prossimo giro che fa?

«Fra poco dovrò festeggiare i miei 70 anni. Lo farò con un concerto il 20 maggio all’Opera di Roma. Sarà una grande festa con tanti ospiti, me la sta preparando Lucio Presta. Poi oggi esce un disco nuovo, si chiama Al Bano canta Sanremo».



Ancora Sanremo, tanto per non sbagliare.

«Ho messo insieme un po’ di canzoni che hanno segnato la storia del Festival. Da Come sinfonia a Come saprei, a Con te partirò, a Perdere l'amore, un pezzo che rileggendo il testo sembra scritto per me».

Il suo collega Toto con l'Armata rossa l'ha visto?

«È stato geniale. Ma penso che scherzasse quando ha detto di avere nostalgia per la Russia sovietica. Tra l’altro quando lui aveva successo Breznev non c'era più, il regime era già cambiato».




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