Totti, in un'intervista a Sky rilasciata nei giorni scorsi durante un'iniziativa pubblicitaria del suo sponsor tecnico (Nike), è tornato sulla scelta di vita di restare a Roma: «Sono fiero di aver giocato sempre nella stessa squadra. Vincere qui è sempre più difficile. Il mio idolo era Giannini. Studiavo ogni movimento e la sua posizione in campo, poi giocava a testa alta. Soddisfazioni? Sicuramente il mondiale e lo scudetto, mentre il momento più difficile è stato dopo l'infortunio alla caviglia (febbraio 2006, ndc): rischiavo di smettere e invece sono tornato come prima». Intanto il murales che lo raffigura sulla facciata della scuola Pascoli, nel quartiere San Giovanni, nella notte è stato già imbrattato con delle secchiate di vernice da alcuni vandali.
LA CARICA DI DE ROSSI
«Quando perdi così a metà stagione non puoi far altro che andare avanti, la stagione è ancora lunga e domenica abbiamo una partita importantissima. Ci tireremo su come abbiamo fatto dopo la sconfitta con
la Juve inanellando una serie di vittorie importanti. Quest'anno siamo una squadra vera e ricominceremo a vincere sicuramente. A Napoli abbiamo perso male, ma il cammino fin qui percorso è stato di ottimo livello. Siamo stati inferiori solo alla Juve», le parole di Daniele De Rossi, presente alla presentazione del libro "Core de Roma", dedicato a Giacomo Losi.
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