Roma, Garcia: «Davanti c'è la Juve, per ora»
«Se i bianconeri sbagliano, noi siamo pronti»

Roma, Garcia: «Davanti c'è la Juve, per ora» «Se i bianconeri sbagliano, noi siamo pronti»
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Mercoledì 25 Dicembre 2013, 17:31 - Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 13:51
«Quando ho visto il calendario e il derby alla quarta giornata, ho pensato che fosse il modo ideale per cancellare tutto quello che era successo». Il senso del recupero, del riportare la Roma alla normalità di una sua posizione di vertice, è il passaporto con cui si presenta ad ogni occasione Rudi Garcia. Recuperare dalla partita del 26 maggio è stata la prima molla di una stagione che lui per primo valuta esaltante. «Penso sia stato importante, tutte le cose negative che ho trovato quando sono arrivato hanno avuto più forza dopo la Coppa Italia persa».



Ai microfoni di Sky, Garcia non nasconde affatto la sua ambizione, una mira calcolata si direbbe. «Quando inizio una competizione è per vincerla, questa è la passione. Dopo c’è la ragione, per dire che normalmente non è per noi quest’anno. Vedremo, se i favoriti non fanno il loro lavoro dobbiamo essere pronti. Per il momento, davanti la Juventus non molla».



Già di attualità dunque lo scontro di Torino del 5 gennaio, un tappa non poco importante nell'economia della stagione, e che va preparata in modo calibrato. «I giocatori sanno che per me il riposo è importante, ma hanno un programma da seguire. Sapremo tutto di quel che avranno fatto, mi fido di loro. Sono intelligenti, sanno che quella sarà una bella partita da giocare e che dovremo essere sul piano fisico».



Quanto ai rivali, alla loro forza tecnica che ha portato la squadra di Conte alla vetta della classifica, Garcia ha un quadro preciso, che tiene però conto anche delle circostanze. «La Juventus sta facendo la stagione dei record. La Roma sta facendo una stagione incredibile, abbiamo 37 punti e non abbiamo perso. Tutti gli anni passati saremmo stati primi, quest’anno la Juventus mostra ancora di avere esperienza e una rosa per fare due squadre dello stesso livello. È normale, quando un club è tanto famoso e gioca la Champions, avere una rosa simile. Più cattiveria sottoporta? Non dimentico che abbiamo avuto infortuni importanti come quelli di Totti e Gervinho, quando mancano tre giocatori davanti, con Destro, è normale che sul piano offensivo le cose vadano meno bene. Se leviamo Tevez, Llorente e Quagliarella alla Juventus l’attacco sarà meno forte».
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