Renzi vede Hollande a Parigi, patto su crescita e investimenti

Renzi e Hollande a Parigi
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Sabato 21 Giugno 2014, 13:55 - Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 13:34

Italia e Francia sono unite e hanno gli stessi obiettivi: puntare sulla crescita e gli investimenti e utilizzare tutta la flessibilità del patto di stabilità». Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande dopo il vertice dei leader socialisti europei a Parigi a cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Il premier al suo arrivo a Parigi ha avuto un colloquio a due con il presidente francese all'Eliseo al termine del quale i due a piedi, insieme, si sono recati all'Hotel de Marigny dove ad attenderli c'erano gli altri leader del Pse per l'incontro della casa socialista europea su nomine Ue e futuro dell'Europa.

Renzi: molto bene. «È andata molto bene», ha detto Renzi lasciando l'Hotel de Marigny.

Durante il semestre di presidenza italiana dell'Ue «Renzi porterà tutta la sua energia e il suo dinamismo», ha sostenuto ancora Sarkozy, sottolineando gli «eccellenti rapporti» tra lui stesso e Renzi e tra Roma e Parigi.

«Ho fiducia in Matteo Renzi ma non possiamo chiedere a questa presidenza italiana di assumersi completamente responsabilità che non sono le sue. Anche perché - ha aggiunto Hollande - la presidenza dura solo sei mesi. Il semestre italiano potrà certamente contribuire all'apertura di un cantiere per un'Europa che vogliamo ma non può fare tutto. Con le nuove regole molto dipenderà anche dalle nomine che decideremo nei prossimi giorni».

«La priorità che abbiamo discusso è la crescita, utilizzando tutti i margini di manovra e le flessibilità previste dall'attuale Patto di stabilità», ha instito il presidente francese, sottolineando che «non si tratta in alcun modo di modificare le attuali regole».

Tra Italia e Francia ci sono gli «stessi obiettivi di riorientare l'Europa verso la crescita», ha spiegato Hollande, aggiungendo che «non si tratta di non rispettare» o «modificare» i trattati, riaprendo una «rinegoziazione formale su cui non avremmo molte speranze e durerebbe per troppo tempo: dobbiamo utilizzare tutti i margini e le flessibilità già previsti dall'attuale Patto di stabilità e crescita». «Se rispettiamo gli impegni, se il Patto è mantenuto, non c'è nessun motivo di non utilizzare tutte le flessibilità e i margini di manovra contenuti nel patto stesso», ha detto ancora il presidente francese.

La candidatura Juncker. I socialisti europei «rispettano l'indicazione di Juncker» alla presidenza della Commissione Ue in quanto candidato del Ppe, primo partito dell'Europarlamento, ha poi sottolineato Hollande, aggiungendo tuttavia che il Pse punta ad avere persone alla guida dell'Europa anche «di ispirazione socialdemocratica».

Il vertice del Pse. Al summit della casa socialista europea a Parigi, oltre ad Hollande e Renzi, hanno partecipato anche Werner Faymann (Austria), Elio Di Rupo (Belgio), Helle Thorning-Schmidt (Danimarca), Victor Viorel Ponta (Romania), Robert Fico (Slovacchia) e Bohuslav Sobotka (Rep.Ceca). Presenti anche il vicecancelliere tedesco e leader della Spd, Sigmar Gabriel, e Martin Schulz.

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