Prodezza di Balotelli, il Milan sorride
«Il talento me lo ha dato Dio»

Prodezza di Balotelli, il Milan sorride «Il talento me lo ha dato Dio»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 14 Febbraio 2014, 23:35 - Ultimo aggiornamento: 23:59
Davanti a meno di 30mila spettatori Balotelli, a quattro minuti dalla fine, a regalare un sorriso a Clarence Seedorf e a domare il Bologna, sconfitto 1-0 dal Milan. Fino a quel momento i rossoneri avevano giocato una gara lenta, macchinosa e prevedibile, con una inutile fitta rete di passaggi che non hanno mai portato a nulla, mentre gli emiliani ci hanno provato con un colpo di testa di Khrin e un tiro dal limite di Christodoulopoulos ben respinti da Abbiati. La nota negativa del Milan è proprio la scarsa condizione fisica e una prestazione opaca di Balotelli, che prima del gol vittoria non si era mai reso pericoloso. Anzi, era stata proprio una gara anonima, ma Super Mario ha stupito tutti con un tiro di 91 chilometri all'ora, che ha stordito Curci. Seedorf ora può sorridere, dopo la cena di Arcore. Argomento che ha visto l'intervento, attraverso una nota, di Silvio Berlusconi: «Leggo cose contrarie al vero. La cena si è svolta in un clima di assoluta cordialità e in totale sintonia».



Seedorf. Adesso il patron può coccolarsi Balotelli: «Per fare un gol del genere bisogna allenarsi e io mi alleno», le prime parole di Super Mario. «Poi c'è anche il talento che mi ha dato Dio. Io ho visto il portiere fuori e ho tirato di collo pieno. Con Pazzini mi trovo bene e spero di migliorare con lui perché quando lui gioca uno di noi due segna sempre - ha aggiunto l'attaccante -. Dedico il gol vittoria alla mia fidanzata Fanny, visto che è San Valentino. Seedorf mi carica molto, anche se era arrabbiato. Abbiamo un bel rapporto perché dice le cose in faccia e mi piace così. In generale, si guarda molto alla mia vita privata. Sono l'attaccante della Nazionale e dovreste farmi vivere la mia vita».





Gli elogi arrivano anche da Seedorf: «Mario ha fatto un gol che sappiamo possa fare. Lui ha sempre avuto questi colpi. Quando ho parlato di Mario, c'era un contesto, ma le mie parole sono stato estrapolate. Non ho mai ho detto che non è un campione, ho detto che lo diventerà. Sappiamo che un campione ha una certa continuità. Io credo in Mario, nella persona e nell'uomo che sta diventando. Posso solo dire cose positive nei suoi confronti». Raggiante per la rete anche Galliani: «Penso proprio che sarà il gol dell'anno. Era difficile farlo senza rincorsa e con un'esplosione di potenza incredibile».
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