Pjanic, la magia nei piedi e nella testa
«La Roma nel futuro? E' tutto da decidere»
di Mimmo Ferretti

Pjanic, la magia nei piedi e nella testa «La Roma nel futuro? E' tutto da decidere» di Mimmo Ferretti
di Mimmo Ferretti
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Lunedì 17 Febbraio 2014, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 15:29
Se gioca cos, quando gioca cos come ha giocato ieri sera contro la Samp, Miralem Pjanic fa venire in mente tante cose belle. Una prestazione di altissimo spessore tecnico e impreziosita da un calcio di punizione da applausi a scena aperta: una prodezza che ha suggellato una partita giocata con maestria dal primo all’ultimo minuto. Impiegato nel ruolo di trequartista, con compiti più vicini - però - a quelli del regista d’attacco, il bosniaco ha dato spettacolo. Segno che se sta bene, quando sta bene rappresenta una garanzia per la Roma. Era da tempo che non zittiva/convinceva tutti, ma non va dimenticato che per settimane è stato costretto a giocare con un ginocchio malandato e il suo rendimento, fatalmente, ne ha risentito.



L’EREDE

Insieme al ritrovato Destro, Miralem è stato il migliore in campo. Pjanic ha dimostrato di poter aspirare degnamente al ruolo di vice Totti quando il capitano, tra una ventina d’anni, avrà deciso di dedicarsi solo alla famiglia. «Non era facile vincere, anche perché nel nostro campionato non è mai facile farlo. La Samp gioca bene e lo ha fatto pure contro di noi ma abbiamo meritato la vittoria, abbiamo avuto tante occasioni e vinto nettamente», il suo virgolettato a fine gara. E ancora. «Tutti aspettavano la risposta della Roma dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia e questa non è venuta meno. Timori dopo il ko con il Napoli? No, bisogna aver paura quando si gioca male, ma con Lazio e Napoli eravamo andati bene. È vero che in coppa abbiamo perso nettamente, ma poteva girare diversamente. Complimenti a loro, noi ora ci concentriamo sul campionato perché vogliamo dare una gioia ai nostri tifosi. Le curve chiuse? C’è mancato l’aiuto dei tifosi e alla fine è una vittoria anche per loro».



IL FUTURO

Ieri sera all’Olimpico si è giocato in un clima surreale. Curve chiuse, striscioni nel settore della Tevere capovolti, urla dei calciatori udibili addirittura dalla tribuna. E ancora cori passibili di nuove sanzioni. Pjanic guarda oltre. «È stata una bella risposta, avevamo fatto la stessa cosa dopo la sconfitta contro la Juventus, abbiamo ancora una partita in meno e siamo secondi. Le critiche ricevute negli ultimi giorni? Non penso fossero giustificate». Chiusura sibillina sul futuro: «Vediamo… Per ora continuo a pensare al campionato. Ho sempre detto che sto bene qua, devo concentrarmi a finire bene la stagione. Poi parleremo con la società e troveremo la soluzione giusta».

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