La gara d'appalto per il tele-pedaggio. La road map, secondo quanto si apprende, prevede che, una volta che saranno state presentate le domande (il termine è il 30 settembre), l'Anas avrà tempo fino al 15 ottobre per inviare alle aziende scelte la lettera di invito, in modo che la sottoscrizione del contratto potrà avvenire entro fine febbraio 2011: ci sarà così tutto il tempo necessario per realizzare il sistema di pagamento senza barriere (genericamente chiamato "free flow") che, stando alle possibili ipotesi, potrebbe essere un sistema come quello del telepass oppure uno con telecamere che rilevino la presenza sulle auto di bollini prepagati sul modello delle autostrade svizzere.
Le tratte autostradali Anas interessate dai nuovi pedaggi sono complessivamente 24 tra autostrade e raccordi, per un totale di 1.316,7 chilometri. Ci sono 11 autostrade (per un totale di 953,8 chilometri), tra cui il Gra e la Roma-Fiumicino a Roma, la Salerno-Reggio Calabria (A3) e diverse autostrade siciliane, e 13 raccordi autostradali (per complessivi 362,9 chilometri) sparsi per la penisola. La decisione dell'Anas di indire una gara per la fornitura di un sistema di pagamento «dinamico» senza caselli, è stata presa dopo la bocciatura da parte del Tar e del Consiglio di Stato degli aumenti forfettari introdotti dalla manovra economica.
La pubblicazione del bando, il 13 settembre scorso in Gazzetta Ufficiale, ha riacceso la polemica scoppiata quest'estate (gli aumenti, scattati il primo luglio erano rimasti in vigore per circa un mese), con in testa gli amministratori locali del Lazio dai quali è arrivato un coro di no. Il presidente dell'Anas Pietro Ciucci ha tuttavia spiegato che si sta «soltanto dando attuazione ad una norma di legge, che prevedeva che i 1300 km di autostrade gestite direttamente da Anas vengano assoggettate a pedaggio».
Alemanno: sul Gra non si pagherà il pedaggio. «Bisogna smettere di fare terrorismo: si continua a parlare di pedaggio sul Gra invece, per spostarsi dentro Roma, sul Gra non si pagheranno pedaggi». Così, il sindaco Gianni Alemanno interpellato a margine di una conferenza in Campidoglio. Alemanno ha evidenziato che «il problema, semmai, ci sarà per i pendolari che fanno un pezzo di autostrada per entrare e uscire da Roma» e ha ricordato di aver chiesto ai parlamentari del Pdl di prendere un'iniziativa politica in questo senso. «Continuo a pensare - ha aggiunto - che la strada maestra è rinegoziare il contratto di servizio con la Società Autostrade. Se non c'è la possibilità giuridica o la volontà politica di farlo, allora bisogna fare una scelta diversa e sottrarre al pedaggio quei tratti di immissione sull'autostrada che sono maggiormente frequentati dai romani e dai pendolari».
«Alemanno Pinocchio la smetta di prendere in giro i romani. Martedì la Camera voterà l'introduzione dei pedaggi sul Grande raccordo Anulare. Punto e basta. Il fatto è che Alemanno e il Pdl si stanno arrampicando sugli specchi, non sanno che fare. A parole si dicono contro questa tassa, poi nei fatti non hanno appoggiato il ricorso al Tar della Provincia di Roma e due giorni fa i loro senatori del Pdl- capitanati dal vicesindaco di Roma Cutrufo - hanno detto sì all'introduzione di questo balzello odioso. È per questo che il prossimo martedì il Pd farà una manifestazione sotto la Camera dei Deputati. Quel giorno ci sarà l'ultima votazione e si vedrà chi vuole e chi non vuole i pedaggi sul Gra. Al di là delle bugie di Alemanno, che hanno le gambe corte. Anzi, cortissime». È quanto dichiara in una nota Massimiliano Valeriani, consigliere del Pd al Comune di Roma.
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