Papa Francesco all'Angelus, appello per l'Iraq. E annuncia una visita in Albania

Papa Francesco all'Angelus
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Domenica 15 Giugno 2014, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 16:47
L'amore vero senza limiti, ma sa limitarsi, per andare incontro all'altro, per rispettare la libert dell'altro. Lo ha detto il Papa all'Angelus, recitato dalla finestra dello studio su piazza San Pietro davanti ad alcune migliaia di persone. Papa Bergoglio spiegava ai fedeli il senso della Trinità e rifletteva sulla festa del Corpus Domini. «Nella Trinità - ha detto - riconosciamo anche il modello della Chiesa, nella quale siamo chiamati ad amarci come Gesù ci ha amato. È l'amore - ha aggiunto - il segno concreto che manifesta la fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. È l'amore distintivo del cristiano».



«È una contraddizione - ha detto il Papa all'Angelus - pensare a cristiani che si odiano, è una contraddizione, e questo cerca sempre il diavolo, farci odiare, perchè lui semina sempre la zizzania dell'odio, lui non conosce l'amore di Dio».



«L'Eucaristia - ha ancora spiegato il Pontefice - è come il "roveto ardente" in cui umilmente abita e si comunica la Trinità; per questo la Chiesa ha messo la festa del Corpus Domini dopo quella della Trinità. Giovedì prossimo, secondo la tradizione romana, - ha ricordato - celebreremo la Santa Messa a San Giovanni in Laterano e poi faremo la processione con il Santissimo Sacramento. Invito - ha detto - i romani e i pellegrini a partecipare per esprimere il nostro desiderio di essere un popolo "adunato nell'unità del Padre e del figlio e dello Spirito Santo"», come diceva san Cipriano. «Vi aspetto tutti il prossimo giovedì alle 19 - ha ancora detto a braccio - per la messa e la processione del Corpus Domini».




Poi il pensiero del pontefice si è rivolto alle collaboratrici domestiche e badanti, «che provengono da tante parti del mondo e svolgono un servizio prezioso nelle famiglie, specialmente a sostegno degli anziani e delle persone non autosufficienti. Tante volte noi non valorizziamo con giustizia il grande e bel lavoro che fanno loro nelle famiglie: grazie tante a voi».



La crisi in Iraq. Il Papa, dopo l'Angelus, ha parlato della crisi in Iraq: «Sto seguendo con viva preoccupazione gli avvenimenti di questi ultimi giorni in Iraq. Invito tutti voi ad unirvi alla mia preghiera per la cara nazione irachena, soprattutto per le vittime e per chi soffre maggiormente le conseguenze dell'accrescersi della violenza, in particolare per le molte persone, tra cui tanti cristiani, che hanno dovuto lasciare la propria casa. Auspico per tutta la popolazione la sicurezza e la pace ed un futuro di riconciliazione e di giustizia dove tutti gli iracheni, qualunque sia la loro appartenenza religiosa, possano costruire insieme la loro patria, facendone un modello di convivenza. Preghiamo la Madonna tutti insieme per il popolo iracheno».



Francesco visiterà Tirana. Il Papa è «lieto di annunciare» che il 21 settembre andrà a Tirana, invitato dai vescovi e dalle autorità e che «con questo breve viaggio» desidera «confermare nella fede la Chiesa in Albania e testimoniare il mio incoraggiamento e amore a un Paese che ha sofferto a lungo in conseguenza delle ideologie del passato».
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