Sabato sarà il giorno della quarta votazione, quando il quorum dell’elezione del nuovo capo dello Stato scenderà a 505 voti (la maggioranza assoluta dei grandi elettori), è in vista di quel traguardo la pattuglia dei quirinabili si assottiglia. In pole position c’è il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Renzi lo vorrebbe Presidente perché ha un elevato standing internazionale, sarebbe un utile ombrello in caso di nuove tempeste finanziarie innescate dalla vittoria in Grecia della sinistra anti-rigore e, cosa che non guasta, il trasloco di Padoan dall’Economia al Quirinale, permetterebbe al premier di assumere direttamente sotto il suo controllo il dicastero economico. Ma se l’operazione Padoan non dovesse riuscire, altro nome quotatissimo è quello di Sergio Mattarella.
L’ex ministro dc, ora giudice costituzionale, non sarebbe gradito a Silvio Berlusconi. Ma questo niet “morbido” può risultare utile a Renzi per dimostrare alla minoranza del Pd che sul Colle non andrebbe un... figlio del Patto del Nazareno con l’ex Cavaliere. Sono poi in corsa gli ex segretari Piero Fassino e Walter Veltroni, il primo preferito da Renzi e il secondo più forte tra i parlamentari. E è tra i quirinabili c’è anche l’ex capogruppo del Pd in Senato, Anna Finocchiaro, gradita anche a Berlusconi. In picchiata invece le quotazioni di Giuliano Amato, candidatura troppo datata secondo il premier.