L'uomo, alla fine, è stato costretto a spostarsi fino a Pordenone per poter fare la risonanza. La vicenda non è ovviamente piaciuta al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: «Dobbiamo fare le scuse a nome di tutti al paziente e cittadino, c'è stata una forte mancanza di sensibilità e non è vero che manchino le attrezzature: la sanità veneta è all'avanguardia».
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