Obama nomina il suo nuovo portavoce: Josh Earnestdovrà fronteggiare le sempre maggiori critiche al presidente

Il portavoce di Obama, Josh Earnest
di Anna Guaita
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Venerdì 20 Giugno 2014, 21:07 - Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 13:40
Trentanove anni, affabile e grande amico di Barack Obama: Josh Earnest, il nuovo portavoce della Casa Bianca eredita dall’uscente Jay Carney una sala stampa sempre pi aggressiva e critica nei confronti del presidente.



Molti paragonano la sua nomina all’arrivo di Dana Perino negli ultimi due anni della presidenza di George Bush. Non che Obama sia calato ai minimi di popolarità del suo predecessore, ma certo i sondaggi non gli danno motivo di gioia: il tasso di approvazione è decisamente in calo, appena al 42 per cento.



Certo, sempre più che non il Congresso, che registra tassi di impopolarità storici, con appena il 16 per cento degli americani che approva il lavoro di deputati e senatori. Ma comunque per Obama le previsioni non sono rosee. La resistenza a 360 gradi che il partito repubblicano ha opposto a ogni sua iniziativa promette di non calare di intensità. Anzi, con l’arrivo delle elezioni di metà mandato il 4 novembre, e subito dopo con l’avvio delle prime schermaglie per le presidenziali del 2016, c’è da aspettarsi un ulteriore inasprimento dei toni.



E’ dato per scontato che a novembre i repubblicani usciranno rafforzati. Per questioni tecniche, legate al sistema elettorale e alla formazione dei distretti, a questo giro di boa ci si aspetta una forte riconferma della maggioranza repubblicana alla Camera e una conquista di altri seggi al Senato. La Camera verrà rinnovata per intero, come ogni due anni, mentre al Senato si rinnovano 36 dei 100 seggi. Dei 36, 21 sono democratici e 15 repubblicani.



Ma mentre i repubblicani sono tutti in Stati “rossi” e quindi fortemente conservatori e la loro riconferma è sicura, alcuni dei 21 democratici sono in Stati “in bilico”, dove la popolarità di Obama non è mai stata fortissima e dove la lotta sarà all’ultimo voto.



Un sondaggio di questa settimana sembra indicare tempesta per i democratici: in 12 degli Satati in bilico (Alaska, Arkansas, Colorado, Georgia, Iowa, Kentucky, Louisiana, Michigan, Montana, New Hampshire, North Carolina e West Virginia), la popolarità di Obama è di quattro punti percentuali sotto la media nazionale. E questo potrebbe causare un ulteriore indebolimento dei senatori che corrono per la conferma.



Ma il nuovo portavoce non dovrà avere a che fare solo con l’inasprimento del dibattito politico legato alle elezioni di mid-term: appena saranno finite, comincerà la corsa presidenziale. E allora non ci saranno solo polemiche e attacchi, ma anche il forte rischio che il presidente diventi davvero un’anatra zoppa, cioé perda di autorevolezza e non venga ascoltato.



Ecco perché Obama negli ultimi tempi è stato più disponibile con la stampa, e ha addirittura accettato qualche domanda gridata al volo, invece che insistere sulle conferenze stampa più autorevoli e formali. Ed ecco perché a Jay Carney, il portavoce pronto alla polemica e alla battuta gelida, seguirà un uomo del Mid-West, un nativo del Missouri, famoso per il suo carattere amabile.



Josh Earnest era uno dei responsabili della comunicazione durante la campagna di Obama nel 2008, e allora si fece la fama di saper trattare i giornalisti amichevolmente, anche se mai ossequiosamente. Proprio come Dana Perino, una brava portavoce che fece non poco per salvare il salvabile negli ultimi due anni di Bush alla Casa Bianca.
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