L’URLO DELLA SOCIETÀ
«Moviola, non prova tv». La reazione di Mauro Baldissoni, avvocato e dg della Roma, sintetizza in maniera netta la rabbia della dirigenza giallorossa. Che ha già annunciato ricorso contro lo stop a Destro. «Siamo sconcertati e anche piuttosto preoccupati della deriva che sta prendendo la giustizia sportiva. Avevamo già avuto modo di commentare un episodio simile, nell’occasione della squalifica di De Rossi per Roma-Inter ci sembrava si stesse forzando l’applicazione della prova tv. Avevamo avuto modo di dire che se un evento si verifica di fronte a un arbitro e si presume sia stato valutato, si può parlare di un arbitro che ha visto male, non che non ha visto. Di conseguenza, entriamo più nel territorio della moviola, che in quello della prova tv», il suo attacco. E ancora. «E’ stato il concetto che avevamo espresso davanti alla Corte Federale, allora senza successo. Ora il tema è più grave, l’episodio è stato addirittura sanzionato, con una punizione per il Cagliari, quindi è stato valutato dall’arbitro. Siamo fuori dai presupposti per la prova tv e della ratio per cui è stata introdotta. Non si può tornare su una decisione dell’arbitro perché si ritiene che abbia visto male. Così si apre il fronte per l’introduzione della moviola e non mi sembra che sia ammessa in questo momento».Poi. «Il comportamento mediatico è stato decisivo, e questo è ancor più preoccupante. Sappiamo che la Procura Federale si attiva anche a seguito del clamore mediatico di un episodio. Il clamore mediatico è fuori dal nostro controllo: è importantissimo per il mondo del calcio che non ci siano sospetti di conflitti di interesse, in considerazione anche alla proprietà di alcuni organi televisivi rispetto ad altre squadre di calcio. Chi stabilisce quale episodio merita un replay o un dibattito televisivo?».
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