Marrazzo: non cerco incarichi politici
Storace: hai pagato anche troppo

L'arrivo di Marrazzo (foto Mauro Scrobogna - Lapresse)
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Lunedì 19 Settembre 2011, 21:38 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 19:52
ROMA - Ressa di giornalisti e fotografi alla festa regionale dell'Italia dei valori a Roma, dove in programma un dibattito tra Piero Marrazzo e Francesco Storace. Marrazzo, arrivato con due figlie, è stato avvicinato dalla iena Enrico Lucci, che gli ha rivolto alcune domande sul caso che gli è costato le dimissioni da presidente della Regione Lazio.



«Con i problemi morali ciascuno fa i conti con se stesso ma io ero un uomo pubblico e per questo mi sono dimesso - ha detto Marrazzo rispondendo a Lucci che sottolineava come il problema vero della sua vicenda non fosse tanto la frequentazione di transessuali quanto l'uso della cocaina e delle auto blu - Sono tutte domande che mi sono posto nel mio percorso personale. Uno si può dimettere se sbaglia, io ho sbagliato nei confronti della mia famiglia che per di più aveva fiducia in me. Erano errori personali, ma chi è un uomo pubblico e sbaglia si dimette. Non ci si può però dimettere dalla vita».



«Io non ho mai subito ricatti, sono stato solo informato che sarei stato ricattato. Non sono alla ricerca di un incarico, nè voglio aderire ad un partito. Se la domanda è questa, la risposta è no - ha detto anche Marrazzo - Se si parla di politica vengo, è per me un dovere stare con gli altri a parlare di un'esperienza di governo. Sto in pace con la mia coscienza, pur non avendo infranto alcuna norma mi sono dimesso. Quando un uomo sbaglia e chiede scusa è un uomo libero. Io lo sono perchè ho detto quello che dovevo dire».



«Non voglio assistere ad una flagellazione. A Piero l'ho detto anche in privato: ha pagato anche troppo - ha detto l'ex presidente della Regione Francesco Storace - Io chiuderei qui la polemica pubblica, vorrei evitare di parlarne».
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