"Marina", nei cinema dall'8 maggio: arriva il film sulla vita di Rocco Granata, l'autore della celebre canzone

"Marina", nei cinema dall'8 maggio: arriva il film sulla vita di Rocco Granata, l'autore della celebre canzone
di Gloria Satta
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Aprile 2014, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 13:18

Arriva nelle sale l’8 maggio “Marina”, il film del regista belga Stijn Coninx (gi candidato all'Oscar per “Padre Daens”) di cui ilmessaggero.it offre una clip in escluisva ai suoi utenti.

Campione d’incassi in patria, passato nella sezione Alice nella città del Festival di Roma, il film racconta l’epica storia di Rocco Granata, il cantante autore di “Marina”, un hit che ha venduto 100 milioni di copie in tutto il mondo. Nel cast Matteo Simoni, Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro.

Figlio di un calabrese emigrato in Belgio per fare il minatore, Granata ha oggi 75 anni, vive ancora in Belgio dov’è una star e continua a tenere concerti e incidere dischi. “Sono stato per anni il cantante dei migranti”, ci ha detto a Roma, dove lo abbiamo intervistato.

Si è riconosciuto nel film?

“Sì, perché racconta la vera storia della mia vita. In verità un altro film su di me era stato già girato in Germania, nel 1960, ma era un musical. Questa volta il regista Coninx si è ispirato alla mia autobiografia e sullo schermo ho ritrovato tutto il mio sangue calabrese, il dolore della povertà, la tragedia dell’emigrazione, l’umiliazione delle discriminazioni contro i migranti. Mi sono commosso”.

Ha partecipato alla sceneggiatura?

“Certo, e l’abbiamo riscritta dieci volte fino a trovare la verità. L’attore belga che mi interpreta, Matteo Simoni, è figlio di italiani ma non parlava la nostra lingua. L’abbiamo mandato quattro mesi in Calabria ad impararla”.

Come mai, secondo lei, “Marina” ha avuto successo in tutto il mondo?

“Perché è una canzone nata dal cuore e non passa di moda. Oggi forse i giovani non conoscono il mio nome, ma canticchiano Marina”.

Cosa fa oggi?

“Quello che ho sempre fatto: incido dischi (ho all’attivo 70 cd) e tengo concerti in tutta Europa, anche in televisione”.

Che ricordo ha di Sanremo, dove cantò nel 1961?

“Presentai, in coppia con Sergio Bruni, il brano Carolina dài. Prima di salire sul palco, davanti a milioni di persone, morivo dalla paura e mi feci forza pensando che stavo cantando per ogni singolo spettatore. E’ quello che penso ancora oggi prima di ogni esibizione in pubblico”.

Cosa le piace della musica italiana?

“Modugno, il mio idolo. E poi Tony Renis, Fausto Tozzi, Jimmy Fontana, Gabriella Ferri, Mia Martini”.

Dove abita?

“Ad Anversa. Sono sposato con una belga e ho due figli ma vengo spesso in Italia. Non ho mai perso il contatto con le mie radici calabresi”.

Il suo sogno?

“Non aspiro a una statua, ma vorrei che sul corso di Cosenza ci fosse una targa che ricordi l’origine della mia canzone più famosa: Marina è nostra, è famosa nel mondo ma viene da qui”.

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