Malcolm McDowell, Alex DeLarge di Arancia meccanica, compie 70 anni

Malcolm McDowell, Alex DeLarge di Arancia meccanica, compie 70 anni
di Giacomo Perra
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Giovedì 13 Giugno 2013, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 19:02

ROMA - Occhi spiritati, tubetta nera in testa, camicia e pantaloni bianchi e stivali ai piedi. Per tutti gli appassionati di cinema Malcolm McDowell sar sempre questo: il drugo Alex DeLarge di “Arancia meccanica” che sconvolse il mondo del cinema, e non solo, quando era un ragazzo di neanche trent’anni.

Anche oggi, che sono trascorsi più di quattro decenni dall’uscita di quella straordinaria e rivoluzionaria pellicola, e che le primavere sulle spalle sono diventate settanta. Come se la sua carriera d’attore fosse cominciata e finita con il capolavoro partorito dal genio di Stanley Kubrick e dal romanzo di Anthony Burgess, da cui il regista prese ispirazione. Troppo fondamentale e straniante quel film, troppo grande e personale la sua interpretazione per lasciare spazio ad altre memorie.

Basta dire che una delle scene più celebri, quella dello stupro con il sottofondo musicale targato “Singin’ in the Rain”, si deve proprio alla (più o meno) casuale intuizione di McDowell che, spinto da Kubrick a canticchiare qualcosa, decise di proporre il pezzo reso famoso da Gene Kelly. Un vero e proprio pugno nell’occhio, così improvviso e sregolato da entrare di diritto in tutti i manuali della storia del cinema.

Prima e dopo “Arancia meccanica” - uscito nel 1971 - per McDowell, però, c’era stata e ci sarà una brillante carriera di interprete nobilitata dalla frequentazione, anche se solo per poco più di un anno, della mitica Royal Shakespeare Company. Nel 1968, ad esempio, l’attore britannico, nato a Leeds da un proprietario di un pub e da un’albergatrice non particolarmente agiati, ebbe un ruolo da protagonista in “Se …”, film che si aggiudicò la Palma d’oro al Festival di Cannes del 1969.

Il successo ottenuto grazie al sodalizio con Kubrick certo, poi, non verrà mai eguagliato ma le prove da apprezzare saranno comunque tante: da “O Lucky Man!” del 1975 a “Look Back in Anger” del 1980, passando a “Il bacio della pantera” del 1982 fino ad arrivare al recente “The Employer”, nelle sale quest’anno.

Sempre con quella faccia un po’ così, da cattivo e antieroe che piacque anche al nostro cinema visto che, tra gli altri, fu chiamato da Tinto Brass a recitare in un’altra pellicola scandalosa e censurata, “Io, Caligola” e dal romanissimo Sergio Citti per il riuscito “Mortacci”.

Eppure per tutti, ancora per chissà quanto tempo, Malcolm avrà esclusivamente il profilo del drugo che conquistò il grande schermo. Vi sembra, comunque, poco?