Biglia sulla via del rientro con la Sampdoria,
Novaretti non ci sarà, Dias tenta il recupero

Oggi il provino decisivo, ma Biglia già corre verso la Samp: l'argentino s'è allenato solo soletto ieri mattina, ha svolto un lavoro differenziato, mentre il resto dei compagni osservavano il giorno di riposo concesso da Reja. Tutto secondo i piani. Il primo test dà notizie confortanti: «La problematica (infrazione al costato, ndr) è quasi risolta, si va verso il reintegro in squadra», assicura il dottor Bianchini. Oggi Biglia forzerà il rientro in gruppo e si capiranno le sue effettive condizioni. Reja tornerà da Lucinico e spera di poterlo riabbracciare davvero, insieme al consolidato 4-3-3: Lucas in cabina di comando, ai suoi fianchi Onazi e Lulic (Gonzalez è out per un problema al polpaccio).



I CONTROLLI

Scongiurato lo stiramento per Novaretti: la risonanza magnetica all'adduttore, ieri mattina in Paideia, ha evidenziato solo un’infiammazione: «Il muscolo è integro ed è un fatto positivo. Siamo tranquilli, non c’è motivo di preoccuparsi. Si tratta di un’infiammazione del tendine e navigheremo a vista, giorno per giorno. Quando non sentirà più fastidio, lo riaggregheremo al gruppo – spiega lo staff medico – ma non sarà uno stop lunghissimo». Out però con la Samp. Reja spera di recuperare almeno Dias, ma solo oggi il brasiliano riprenderà ad allenarsi. Le sue condizioni sono ancora accompagnate da un punto interrogativo. Altrimenti toccherà a Lorik Cana in coppia con Biava. Tra i pali resterà Federico Marchetti. Ancora una volta, Reja non ha alcuna intenzione di fargli pesare la papera.



LA CELEBRAZIONE

Ieri alle 19 tanta commozione alla Chiesa Cristo Re di Viale Mazzini per la messa in ricordo dei miti Chinaglia e Bob Lovati. C'erano il presidente della Polisportiva SS Lazio Antonio Buccioni, tante vecchie glorie, i campioni del '74, Wilson, Pulici e Oddi. Che oggi alle 12, al Circolo Canottieri Lazio, presenteranno la partita “Di padre in figlio” del 12 maggio: raggiunta quasi quota 35 mila biglietti venduti. Quarant'anni dal primo scudetto, quarant'anni di storia biancoceleste. Da una generazione all'altra.