La Lazio di Reja ritrova punti e serenità
La Roma adesso si guardi dal Napoli
Il commento di Massimo Caputi

La Lazio di Reja ritrova punti e serenità La Roma adesso si guardi dal Napoli Il commento di Massimo Caputi
di Massimo Caputi
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Martedì 7 Gennaio 2014, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 18:11
Mentre in alta classifica la Juventus osserva tutti dall’alto, la Roma si lecca le ferite torinesi e il Napoli accorcia verso il secondo posto, nel campionato delle deluse tornano a sorridere Milan e Lazio. Strano il destino delle due squadre, una con un allenatore destinato a partire, l’altra con un tecnico che arriva, anzi, torna. Entrambe con l’obiettivo di risalire aggrappandosi a poche ma solide certezze. Quella dei rossoneri si chiama Kakà, l’uomo giusto per tecnica e spirito di appartenenza, quella della Lazio porta il nome Reja. È tornato a casa, afferma, bentornato lo hanno detto sul campo i giocatori e la stragrande maggioranza dei tifosi. Poche e semplici cose sono bastate per ridare linearità e certezze a una squadra fino a ora senza anima e identità. Reja non ha la bacchetta magica, di certo possiede l’esperienza e il buon senso che servivano al gruppo biancoceleste. I tempi di questo ritorno si potevano anticipare ma tant’è, meglio tardi che mai.

Il successo con l’Inter è importante per classifica e morale, soprattutto ha certificato il distacco che c’era tra la squadra e il precedente allenatore. Ieri sera, infatti, sono bastate poche mosse, buonsenso e partecipazione dei giocatori. Nella sua precedente gestione Reja era stato criticato per un gioco poco spettacolare e per una tattica troppo difensiva. Sta di fatto che la Lazio in quel periodo lottava per le zone alte, vantando una solidità difensiva tra le migliori in assoluto. Il tecnico friulano ha ricominciato da dove aveva lasciato. Sia chiaro niente di trascendentale, il cammino sarà faticoso, però partendo dalla difesa, dall’ordine tattico e dalla voglia di fare dei calciatori, per la Lazio può essere iniziato un altro campionato. Del resto se l’Inter piegata dalla zampata di Klose pensa, o pensava, di lottare per l’Europa, cosa impedisce alla Lazio di immaginare un ruolo più consono in classifica? Il valore tecnico biancoceleste non sembra inferiore a quello neroazzurro, è solo stato svilito in questi mesi.

Il campionato è dunque tornato con dubbi e certezze, gennaio è un mese importante e di non facile lettura. Il mercato può incidere e non poco su equilibri tecnici e psicologici. Ha cominciato la Roma con Nainggolan.

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