Lazio, Marchetti ci crede: noi come la Juve

Federico Marchetti
di Gabriele De Bari
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Mercoledì 7 Agosto 2013, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 12:27

FIUGGI - Federico Marchetti spazza via le voci della calda estate e mette nel mirino una data precisa. «Nessuna squadra mi ha cercato, altrimenti con il presidente Lotito ci saremmo parlati per analizzare la situazione. Sono contento di essere rimasto alla Lazio e riparto con il solito entusiasmo in vista di una stagione molto importante. Stiamo tutti lavorando per preparare la grande sfida con la Juventus, ho visto negli occhi dei miei compagni la determinazione e la voglia di vincere. Ci aspetta una partita dura, contro un avversario che era già molto forte e che si è notevolmente rinforzato, però questa Lazio non ha paura ed è pronta a giocarsela a viso aperta, convinta di poter alzare un altro trofeo».

MIGLIORARE IN CAMPIONATO

Il portiere è diventato un punto fermo della formazione di Petkovic, tanto da meritarsi il ritorno in Nazionale. L’impegno nella Confederations lo ho costretto a saltare il periodo di preparazione ad Auronzo, ora sta affrettando i tempi per mettersi al passo con gli altri. «Bizzarri e Strakosha sono più avanti nel lavoro, in questi giorni devo darci dentro per arrivare al meglio al grande appuntamento. Sarebbe bello ripartire da dove abbiamo lasciato, da quella storica serata di maggio nella quale la Lazio ha vinto derby e Coppa Italia. L’aver sconfitto la Roma ha reso il nostro successo del tutto speciale e l’estate è diventata biancoceleste». Marchetti, però, non ha dimenticato le difficoltà incontrate nella seconda parte del campionato e ammonisce. «E’ stato bello entrare nella storia con una vittoria che nessuno potrà mai dimenticare ma questo non vuol dire che siamo diventati tutti bravi. Sappiamo quali sono le qualità ma dobbiamo capire anche dove siamo carenti e tentare di crescere ancora per raggiungere altri risultati. Nella passata stagione siamo stati penalizzati da alcuni infortuni importanti, accaduti nel momento cruciale, altrimenti avremmo potuto raggiungere un piazzamento migliore».

VOGLIA D’EUROPA

La nuova Lazio che sta nascendo, nonostante sia molto simile a quella esistente, piace al numero uno. «Credo che la società abbia lavorato bene sul mercato, però vedo che pure altre squadre si sono rinforzate molto. Sarà un torneo molto complicato, non voglio avanzare previsioni sulle nostre possibilità, preferisco aspettare il responso del campo. Dico che possiamo lottare anche per il terzo posto ma gli attuali sacrifici sono orientati soprattutto verso la Supercoppa, perché rappresenta una gara speciale». Ad Atene il portiere ha vissuto una serata calda, con i tifosi del Panathinaikos che lo hanno preso di mira. «Si è trattata di una partita vera, un’esperienza tosta, che ci ha consentito di riprendere subito confidenza con il clima internazionale». Restando in biancoceleste Marchetti spera di coronare un sogno. «Sono arrivato in questa piazza deciso a ottenere grandi risultati. Il presidente mi aveva assicurato che avrebbe riportato la Lazio ai vertici del calcio europeo: io spero di far ancora parte di questo gruppo. Nella scorsa stagione siamo usciti dall’Europa League per una serie di circostanze sfortunate, quest’anno dobbiamo fare meglio: la squadra c’è, la fame di vittorie anche».

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