Lazio-Juventus, Reja: «Guai a fare errori». Una vittoria che manca da oltre 10 anni /Diretta dalle 20,45

Lazio-Juventus, Reja: «Guai a fare errori». Una vittoria che manca da oltre 10 anni /Diretta dalle 20,45
di Gabriele De Bari
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Sabato 25 Gennaio 2014, 00:19 - Ultimo aggiornamento: 21:14
Si pu definire normale la sfida contro una squadra che ha il doppio dei punti in classifica, che vince da 12 giornate consecutive e che, in questa stagione, ha disintegrato per 2 volte gli avversari? A rigor di logica la risposta è no, considerando anche che i bianconeri hanno realizzato il doppio e subito la metà delle reti, rispetto ai biancocelesti. E che dire dell’emergenza che deve fronteggiare Reja? Tutto quindi sembra penalizzare la Lazio, in una partita che vede la Juve nettamente più forte e quindi favorita. Ma l’imponderabile, nel calcio, è sempre dietro l’angolo perciò l’Olimpico potrebbe diventare una trappola per la corazzata di Conte. Il 4-0 della Supercoppa e il 4-1 di Torino sono schiaffoni che la Lazio dovrà cercare di riscattare con una prova d’orgoglio, di cuore e di grande intensità fisica. Non batte i rivali in campionato da oltre 10 anni: 13 sconfitte e 5 pareggi.



Errori da evitare.La Juventus, sia che analizzata per reparti che per singoli, incute timori, perché il valore è altissimo, ma proprio lo spessore tecnico dei campioni d’Italia dovrà alimentare gli stimoli per giocare una partita di alti contenuti. Edy Reja chiede massima concentrazione. «Bisogna evitare gli errori commessi a Udine, perché la Juve, che resta la squadra più forte del campionato, non perdona. Possiede individualità straordinarie in ogni settore, però non partiamo battuti. La preoccupazione è giusto che ci sia, insieme alla convinzione che comunque potremo giocarcela anche grazie al ritrovato spirito di gruppo e alle certezze che hanno restituito fiducia». L’allenatore friulano dovrà evitare le leggerezze tattiche commesse da Petkovic, nella Supercoppa. «Ci saranno pochi spazi a disposizione». Molto probabilmente, la Lazio, lascerà l’iniziativa agli avversari, in un incontro molto tattico nel quale, però, i bianconeri andrebbero aggrediti alti in modo da limitare al minimo i rifornimenti per Tevez e Llorente (19 gol complessivi).



La tattica.Interessante si annuncia il duello tra Conte e Reja, tecnici dalla filosofia calcistica antitetica. Il leccese non si è presentato in sala stampa, il goriziano, oltre all’aspetto tattico, molto importante in una gara di questo tipo, causa infortuni e squalifiche, dovrà sciogliere un paio di dubbi. La difesa a 3, male contro l’Udinese, potrebbe rappresentare un ulteriore azzardo, anche se la Juventus non ha elementi veloci come quelli friulani, che si gettano negli spazi senza palla. La stessa coppia di centrocampo: Ledesma-Biglia, non sembra dare le necessarie garanzie di solidità. Con loro in campo la squadra naufragò nella finale di agosto.



L’elemento che potrebbe far saltare gli equilibri è Hernanes, tornato al gol domenica, mai a segno contro i campioni bianconeri. Il Profeta sogna la prima volta alla Juve e questa potrebbe diventare l’occasione buona per un altro gol pesante. Dopo qualche critica i tifosi torneranno a incitarlo perché pretendono una grande prova della squadra, nonostante la trasferta di Napoli, in Coppa Italia, rivesta un peso specifico superiore. Le parole di Reja sgomberano il campo a qualsiasi malignità. «Non faremo sconti, vogliamo mettere in difficoltà gli avversari, mi aspetto una prova di carattere».
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