La Regione Lazio "chiude" Internet:
il 70% degli impiegati va su Facebook

Renata Polverini, presidente della Regione Lazio
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 15 Ottobre 2010, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 01:04
ROMA (15 ottobre) - Su Facebook la pagina di Renata Polverini ha oltre 12.000 fan. Per completezza d’informazione, va anche detto che la pagina “Solo questa caciotta avr pi fan di Renata Polverini” gi sfiora quota 2.000. Ma una cosa certa: dopo la decisione di proibire il social network nei computer degli impiegati della Regione, difficilmente qualcuno di loro andrà a chiederle l’amicizia.



La notizia è semplice: Facebook sarà vietato agli oltre 3.000 dipendenti della Regione Lazio. Cosa è successo? Dagli uffici della presidente Renata Polverini invitano a partire da alcuni numeri. Raccontano che ieri, attorno all’ora di pranzo, fossero oltre duemila i computer della Regione collegati a Facebook. Più in generale, da rilevamenti svolti ogni giorno il 70 per cento delle connessioni dai pc degli uffici è diretto al social network più popolare, quello che tutti abbreviamo con la sigla Fb. Non solo, nella torta che rileva l’andamento della navigazione dei dipendenti viene anche fuori che un’altra bella fetta, almeno il 20 per cento, è dedicata a Messenger (il servizio di messaggistica della Microsoft) e a Youtube. «Così non va», ha fatto sapere il segretario generale, Salvatore Ronghi.



Un inciso: una rilevazione di questo tipo avrebbe un risultato molto simile nella stragrande maggioranza dei posti di lavoro in cui ci sono dei computer e un collegamento ad internet. I collaboratori della presidente Renata Polverini spiegano che è stato deciso di dare una stretta all’uso di internet dai computer degli impiegati non con spirito punitivo, ma per assicurare maggiore produttività o, detta in altri termini, evitare distrazioni. Così, il 12 ottobre sono state inviate due circolari, firmate appunto dal segretario generale Salvatore Ronghi. Una è indirizzata ai direttori di dipartimento e ai direttori regionali oltre che per conoscenza agli assessori; l’altra al presidente di Lait (la società regionale che si occupa di informatica), Regino Brachetti. E danno alcune disposizioni che, di fatto, chiudono i rubinetti della connessione internet ai computer. Pur con numerose eccezioni (ufficio di presidenza, ufficio di Gabinetto, ufficio del Segretario generale, responsabili della strutture che collaborano con il segretario generale, assessori regionali e segreterie, direttori di dipartimento e regionali) si dispone: «Avendo riscontrato un utilizzo ludico o, comunque, non attinente all’attività lavorativa della rete internet da parte dei dipendenti regionali e verificato che l’impiego improprio di tale risorsa pregiudica ed ostacola l’attività dell’amministrazione regionale, si richiede che venga inibito, a tutto il personale regionale e con la massima urgenza, l’accesso alla rete internet che non sia di stretta attinenza all’erogazione della prestazione lavorativa».



La seconda circolare va oltre e chiede ai dirigenti di verificare e, se serve intervenire, se nei computer a disposizione del personale siano stati installati software non autorizzati, ma anche apparecchiature che consentano l’uso del wi-fi (connessione senza fili): il timore è che possano pregiudicare la sicurezza del sistema informatico della Regione Lazio. «Vogliamo evitare sprechi di risorse», è la tesi dello staff della Polverini, in linea con quanto disposto alcuni mesi fa dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, che ha disposto lo stop di Facebook nei computer degli uffici degli statali. Ma è assai difficile che nelle prossime ore qualche dipendente decida di “chiedere l’amicizia” su Facebook alla presidente Polverini. Anche da casa.
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