La Lazio torna a Varsavia, dai suoi tifosi
Società in visita ai suoi supporter in cella

La Lazio torna a Varsavia, dai suoi tifosi Società in visita ai suoi supporter in cella
di Alberto Abbate
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Giovedì 26 Dicembre 2013, 18:37 - Ultimo aggiornamento: 20:29
La Lazio torna a Varsavia per i suoi “figli”. Hanno passato il giorno di Natale in cella, Matteo Buttinelli, Alberto Corsino e Daniele De Paolis, dopo che il 23 dicembre i giudici polacchi avevano respinto le loro istanze di scarcerazione. Uno di loro ha addirittura “festeggiato” il compleanno in gattabuia. L'avvocato Privitera ha già chiesto una revisione, che probabilmente verrà ripresa in considerazione intorno al 30 dicembre o forse addirittura nel 2014: sarà passato più di un mese dal loro arresto. Ventinove giorni dopo, torna invece il club al loro fianco: c'è l'ok del Tribunale di Varsavia, accettata la richiesta formale della Lazio, domani il team manager Manzini e Stefano De Martino – responsabile della comunicazione biancoceleste – faranno visita ai ragazzi in carcere. S'è attivato l'ambasciatore Guariglia.



ANCORA IN TRE A VARSAVIA

Sono gli ultimi tre laziali (già condannati) rimasti a Bialoleka, dopo i disordini del 28 novembre prima di Legia-Lazio. I magistrati polacchi hanno negato la liberazione senza neppure motivare la decisione, specificando soltanto che le proposte di conversione della misura cautelativa non erano soddisfacenti. Eppure i tre “reduci” avevano avuto condanne inferiori (due mesi) rispetto ai dieci tifosi processati per direttissima e usciti tramite il pagamento della cauzione (erano stati condannati dai tre ai sei mesi). L'avvocato Privitera ormai grida al “sequestro”. Il Vicepresidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, invoca ancora la fine di questa storia: “E' arrivato il momento di risolvere definitivamente questa imbarazzante vicenda”.
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