selenio, cloruro di sodio, è una cura di bellezza intensiva. Si può godere di questo tipo di trattamento nelle stanze del sale, che in alcuni centri benessere hanno l’aspetto di grotte e in altri sono ambienti di design, tappezzate di minerali che riproducono il clima del mare o delle miniere di salgemma.
Non bisogna far altro che distendersi, esponendo il più possibile la pelle per 30-45 minuti (da 20 euro a seduta). «I sali presenti nella nostra grotta», spiega la responsabile Salbea a Roma «sono un insieme di minerali e sostanze inorganiche estratte dalle profondità della terra e del mare. La loro principale funzione è strettamente collegata al metabolismo cellulare, anche responsabile della stabilità dell’idratazione cutanea. La struttura molecolare dei minerali permette loro di penetrare nella pelle e nutrirne le cellule».
Il sale ripulisce le vie respiratorie dallo smog e dalle impurità e favorisce l’espulsione del catarro; stimola la microcircolazione e dunque l’ossigenazione dell’epidermide; libera la pelle da tossine e gonfiore; combatte lo stress grazie alla ionizzazione negativa dell’aria, con impatto sul sistema nervoso. Ogni tipo di sale ha le sue caratteristiche: quello ricavato dall’acqua del mare migliora l’ossigenazione delle vie respiratorie e depura la pelle assorbendone l’umidità; quello rosa dell’Himalaya viene assimilato subito dalle cellule, contiene 93 oligoelementi e deriva da depositi fossili; il salgemma, sale estratto dalle miniere, è particolarmente puro e agisce sulle infiammazioni cutanee.
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