La Iuc sulle prime case sarà più cara dell'Imu

di Andrea Bassi
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Mercoledì 27 Novembre 2013, 15:11 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 17:56
Iuc il grido di gioia di Pluto, uno dei personaggi dei fortunati fumetti di Walt Disney. Il governo ha deciso di ribattezzare così la nuova tassa sulla casa, acronimo di "imposta comunale unica". Ma forse l'esclamazione più appropriata sarebbe stata quella per le brutte sorprese usata dagli abitanti di Topolinia o Paperopoli: Gulp!



La Iuc è una tassa che sulle prime case, in un paio di anni, rischia di far seriamente rimpiangere l'Imu. Proviamo a dimenticare l'anno in corso, nel quale sulle nulla sarà dovuto ai Comuni. Saltiamo anche il 2014, anno per il quale il governo ha fissato l'aliquota massima della Iuc sulle prime case al 2,5 per mille e ha stanziato 500 milioni per permettere ai sindaci delle esenzioni per i cittadini meno abbienti.



Arriviamo allora al 2015, quando il tetto del 2,5 per mille alle aliquote sarà sostituito dal tetto del 6 per mille (lo stesso dell'Imu). Quando i 500 milioni per le detrazioni verranno meno. Quando non ci sarà neppure più la detrazione fissa di 200 euro nazionale prevista per l'Imu. Quando l'aliquota massima per le seconde abitazioni, fissata al 10,6 per mille, non sarà più utilizzabile per alleggerire il gettito sulle prime case perché tutti i Comuni saranno già arrivati al massimo consentito.



Tra poco più di 12 mesi lo scenario sarà questo: una Iuc senza detrazioni e con un prelievo del 6 per mille sulle prime case, calcolato sempre su una rendita rivalutata del 160%. Una tassa più cara dell'Imu che doveva abrogare.