Intesa Sanpaolo: contro la crisi, 500euro per 82mila persone

Intesa Sanpaolo: contro la crisi, 500euro per 82mila persone
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Martedì 2 Agosto 2022, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 10:00

Intesa Sanpaolo rende noto che il Consiglio di Amministrazione, riunito sotto la presidenza di Gian Maria Gros-Pietro, ha deliberato di erogare in via straordinaria 500 euro, a titolo di liberalità, a favore delle persone del Gruppo in Italia e all’estero

La misura di erogazione di 500 euro stabilita dal CDA di Intesa Sanpaolo e che interessa 82 mila persone – ad esclusione di quelle con qualifica di dirigente o retribuzione equivalente – intende dare un supporto concreto per fronteggiare le difficoltà economiche dovute ai rincari di beni alimentari ed energetici, nonché le situazioni di difficoltà derivanti dall’emergenza pandemica. L’importo complessivo dell’intervento è di 48 milioni di euro.

“Le nostre persone sono il centro vitale della Banca: da loro arriva l’impulso per la crescita, la spinta verso l’innovazione, la sensibilità per i progetti di solidarietà. La nostra leadership è costruita sulla loro professionalità e competenza. In un passaggio difficile con la capacità di spesa intaccata dai rialzi inflattivi, abbiamo voluto dare un segno di attenzione e di vicinanza, un sostegno concreto che mettiamo a disposizione delle nostre persone e delle loro famiglie”, ha commentato Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo.

Intesa Sanpaolo promuove con continuità iniziative straordinarie a favore del personale, fattore chiave della crescita del Gruppo. A marzo 2020, nel periodo di massima complessità della pandemia, la Banca ha riconosciuto sei giornate di ferie aggiuntive rispetto alle previsioni di legge e del CCNL quale ringraziamento per il grande senso di responsabilità delle persone impegnate ad assicurare l’operatività delle filiali, che hanno garantito la continuità di un servizio di pubblica utilità fondamentale per le imprese e per le famiglie.

Più di recente, le 800 persone della nostra Banca ucraina Pravex sono state supportate da colleghi e colleghe delle sedi di Intesa Sanpaolo dei Paesi limitrofi, alcune di loro sono tuttora ospitate, insieme alle famiglie, in Italia.

In favore di tutti i colleghi di Pravex, all’indomani dello scoppio della guerra è stata riconosciuta una mensilità aggiuntiva di retribuzione e per venire incontro alle prime necessità dei colleghi che dovevano lasciare l’Ucraina è stato deliberato da parte della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus un intervento economico di sostegno specifico a beneficio dei loro nuclei famigliari con figli minorenni.

Inoltre, a inizio 2022, allo scoppio del conflitto bellico alle porte dell’Europa, Intesa Sanpaolo ha destinato 10 milioni di euro a enti non profit per attenuare le difficoltà della popolazione ucraina; di questi oltre 4 milioni sono stati donati all’Alto Commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR), tenuto conto della raccolta Forfunding, il cui importo a favore dell’organismo internazionale è stato ‘raddoppiato’ da parte della Banca.

Intesa Sanpaolo, forte della solidità che ne fa una delle prime banche europee, è intervenuta negli ultimi due anni con misure di sostegno straordinario all’Italia, tra cui si ricordano 100 milioni di euro donati alla sanità italiana a contrasto della pandemia (qui è pubblicato il resoconto degli interventi), e risorse aggiuntive donate da Carlo Messina, CEO Intesa Sanpaolo, dal top management a suo diretto riporto, dal Consiglio di Amministrazione e raccolte tra il personale della Banca.

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