Indagine sui Neoinseriti: dati confortanti per il primo semestre 2021

Indagine sui Neoinseriti: dati confortanti per il primo semestre 2021
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Mercoledì 14 Luglio 2021, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 08:00

XXII Edizione Indagine G.I.D.P./H.R.D.A. sull’occupazione dei neolaureati e stagisti: nonostante la fase di emergenza, il 84,72% (contro il 73,08% del 2020) dichiara di avere effettuato negli ultimi 6 mesi nella propria azienda almeno un inserimento/assunzione

Associazione Direttori Risorse Umane giunge alla XXII edizione dell’Indagine sui Neoinseriti. In tutti questi anni la survey ha sempre avuto lo scopo di comprendere come avvenivano i processi di ricerca, selezione, formazione, retribuzione, retention e dimission dei giovani neolaureati assunti e/o le modalità di attivazione degli stage all’interno delle aziende di medio-grandi dimensioni e fare un identikit del neolaureato presente in queste stesse aziende negli ultimi 12 mesi.

Quest’anno non è venuta meno la natura della survey ma poiché l’emergenza Covid19 non è ancora del tutto rientrata, l’intento è ststo quello di comprendere non solo quale sia l’impatto di questa emergenza sul mercato del lavoro dei nostri giovani, ma soprattutto volgere lo sguardo al futuro sulle attività e proposte messe in campo dalle aziende sull’occupabilità dei giovani nei prossimi 6 mesi. A fornire le linee guida di questo identikit sono stati i Direttori HR* appartenenti al network G.I.D.P.e al network ACTL-JOB FARM che hanno risposto ad una serie di quesiti che riguardano la ricerca, la selezione, l’inserimento, la retribuzione, i processi di retention e dimissione l’impatto del Covid-19 su tutti questi aspetti.

1. RICERCA E SELEZIONE STAGISTI/APPRENDISTIE/O NEOLAUREATI/NEODIPLOMATI

Nonostante la fase di emergenza, la maggior parte dei rispondenti (84,72% contro il 73,08% del 2020) dichiara di avere effettuato negli ultimi 6 mesi nella propria azienda almeno un inserimento/assunzione di stagisti/apprendisti, o di aver assunto neolaureati/neodiplomati. Nello specifico, il 77,05% ha siainserito stagisti eapprendisti, sia assunto neolaureati e/o neodiplomati. Il 16,39% ha inserito solo stagisti, a differenza del 30,51% del 2020. Infine, il 6,56% delle aziende rispondenti ha solo assunto neolaureati e/o neodiplomati. Fortunatamente, quest’anno il 55,74% degli inserimenti in azienda negli ultimi 6 mesi non ha risentito in alcun modo dell’emergenza Covid, contro il 13,11% dello scorso anno, mentre hanno risentito dell’emergenza solo in termini quantitativi (meno persone inserite, ma formate bene) nel 24,59% dei casi, contro il 45,90% del 2020. L’11,47% dei rispondenti ha poi affermato che gli inserimenti ha risentito dell’emergenza sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi (meno persone inserite, con difficoltà nel formarle), rispetto al 40,98% dello scorso anno.

Come per i quattro anni precedenti, il canale più utilizzatoper la ricerca di stagisti/neolaureati rimane l’Università: uffici Placement/pubblicazione offerte lavoro&stage sul portale/Career day costituiscono i l24,24% (contro il 33,33% del 2020). Si riconfermano come secondo canalele Agenzie per il lavoro/società di consulenza e selezione (21,20%, in netta ascesa rispetto al 18,33% dell’anno scorso). In lieve diminuzione rispetto allo scorso anno la percentuale di aziende che ha fatto affidamento sui social network, come Linkedin e Facebook, che rappresentano il 12,12% dei canali più utilizzati negli ultimi 6 mesi, contro il 16,67% del 2020 (Questo dato era praticamente raddoppiato lo scorso anno, in confronto all’8,78% dell’intero anno 2019). Il 16,67% degli intervistati, invece, ha dichiarato di avvalersi di un mix di vari canali.

2. INSERIMENTO STAGISTI

Come pergli scorsi anni, anche nel 2021 la quasi totalità dei rispondenti ha previsto un rimborso spese per gli stagisti (il 3,51% conferisce solo buoni pasto o la possibilità di usufruire della mensa aziendale, ma si tratta ormai solo di stage curriculari e/o particolari tipi di stage chen esulano dall’obbligo del compenso); in particolare,solo il 12,28%, a differenza del 25,93% dell’anno precedente, prevede solamente il compenso, mentre, in aggiunta al rimborso spese, il 42,11% prevede anche i buoni pasto e il 36,84% la possibilità di usufruire della mensa aziendale. L’ammontare del compenso mensile varia dai 400 ai 699 Euro per il 37,74%, dai 601 agli 800 Euro per il 49,06% e dagli 801 ai 1000 Euro per il 11,32%. Solo nel 5,66% dei casi questo rimborso, per i primi sei mesi dell’anno 2021, ha risentito dell’emergenza sanitaria.

Al termine del periodo di stage effettuato in azienda, il 19% delle aziende ha assunto tutti i giovani in questione (dato in linea con la percentuale del 2020 di 18%), mentre il 24% (in diminuzione rispetto al 38% dell’anno scorso) non ha assunto alcun giovane e il 57% ne ha assunto solo una parte (44% nel 2020 e 76,36% nel 2019). A differenza dello scorso anno, le motivazioni di chi ha scelto di non assumere sono da ricondurre al fatto che giovani e azienda erano concordi nel ritenere lo stage solo un’esperienza formativa, come afferma il 48,78% delle aziende (dato più che raddoppiato rispetto al 20,51% del 2020). La seconda motivazione addotta per la mancata assunzione è che i giovani non erano adatti (17,07%). Quest’anno, l’emergenza sanitaria ha influito sulle assunzioni degli stagisti solo nel 14,63% dei casi, contro il 46,15% del 2020. Rappresentano il 14,64% gli stage che sono ancora in corso.

3. INSERIMENTO NEOLAUREATI/NEODIPLOMATI

La forma contrattuale maggiormente utilizzata in questi primi 6 mesi del 2021 nel momento in cui i neolaureati/neodiplomati sono stati assunti, è il tempo determinato (41,18%, in netto aumento rispetto al 30,43% del 2020), che sorpassa l’apprendistato professionalizzante (33,33%, comunque in aumento rispetto al 32,61% dell’anno precedente). Cala la percentuale di aziende che ricorre al tempo indeterminato (13,73% contro il 19,57% del 2020). Cala invece il ricorso al tempo determinato (30,43% contro il 47,18% del 2019). L’11,76% ha infine dichiarato di fare ricorso al contratto temporaneo tramite Agenzia del Lavoro.

4. RETRIBUZIONI

Come lo scorso anno, i CCNL maggiormente diffusi tra i rispondenti sono metalmeccanico (37,21%) e Commercio/Servizi (32,56%).Una buona percentuale (13,95%) è rappresentata dal CCNL Chimico-Farmaceutico. Per il CCNL Metalmeccanici la retribuzione annua lorda del neolaureato all’inserimento (24.527€) è in diminuzione rispetto al 2020 (27.726€), riallineandosi a quella dichiarata nel 2019. In aumento, invece, la retribuzione all’inserimento per il CCNL Commercio/Servizi (24.230€, rispetto ai 22.529€ del 2020) per poi registrare, una netta diminuzione a distanza di 12, 24 e 36 mesi dall’assunzione. Siamo a cifre più elevate per il CCNL Chimico-Farmaceutico (27.333€). Il 46% delle aziende ha dichiarato di prevedere un piano retributivo di carriera per i neolaureati inseriti (senzaconsiderare gli aumenti previsti per Legge). La retribuzione incrementale prevista dopo 3 anni dall’assunzione è di 32.000€ per il CCNL Chimico-Farmaceutico, 29.900€ per Commercio/Servizi e 29.028 per i Metalmeccanici.

5. FORMAZIONE

Il 50% dei rispondenti ha affermato che, per via dei protocolli anti covid-19 di sicurezza/distanziamento, la formazione dei giovani è avvenuta sia in presenza, sia tramite webinar o piattaforme E-learning. Solo il 16,67% ha fatto formazione esclusivamente in presenza, rispettando le norme sanitarie perviste.

6. INSERIMENTO NEOLAUREATI E STAGISTI PROSSIMI 6 MESI

Per i prossimi 6 mesi, il 74,65% ha affermato che inserirà stagisti e/o assumerà neodiplomati/neolaureati. L’11,27% non lo ha ancora stabilito, ma per motivi che non riguardano l’emergenza sanitaria. Il 12,68% non effettuerà alcun inserimento/assunzione e solo l’1,40% ha dichiarato che non è ancora stato stabilito a causa dell’incertezza del periodo. Il 50,88%dei rispondenti afferma che per i prossimi 6 mesi gli inserimenti di stagisti e/o assunzioni di neodiplomati/neolaureati saranno uguali agli ultimi 6 mesi, sia in termini qualitativi, sia quantitativi. Il 21,05% inserirà più persone e il 19,30% ne inserirà di meno, per ragioni non legate al covid19. Il 75,44% delle aziende dichiara che nei prossimi 6 mesi utilizzerà per la ricerca lo stesso canale usato nei 6 mesi precedenti, mentre il 15,79% afferma di essersi trovato bene con l’uso dei canali digitalie che li utilizzerà anche in futuro. Nei prossimi 6 mesi, il 64,71% degli stage sarà finalizzato all’assunzione, mentre per il 17,65% saranno solo esperienze formative e di orientamento. Il 9,80% delle aziende non sa se riuscirà ad assumere i giovani al termine dello stage. Le funzioni prevalenti in cui saranno inseriti gli stagisti saranno produzione (12,25%), Progettazione (10,97%) e Commerciale (10,32%). Tra le aziende rispondenti, il 64,91% afferma di prevedere smartworking per gli stagisti e/o apprendisti. Di questi, il 18,75% lo prevede per 2 o 3 volte a settimana e in base al tipo di attività. Il 9,38% lo prevede al 100% e il 3,13% riserva il lavoro agile ai soli apprendisti. Ben il 31,58% delle aziende prevede di assumere, nei prossimi 6 mesi, oltre 5 neolaureati/neodiplomati, mentre l’8,77% non prevede alcuna assunzione di giovani. Nei prossimi 6 mesi, si prevede che la forma contrattuale maggiormente utilizzata sarà l’apprendistato professionalizzante (38,46%), seguito subito dal tempo determinato (32,69%). Solo il 21,16% userà il tempo indeterminato. La formazione sarà svolta sia in presenza, sia tramite webinar (69,64%). Il 10,71% prevede formazione totalmente in presenza.

Marina Verderajme, Presidente Nazionale GIDP,commenta così i risultati: “dalla survey emerge un quadro molto confortante rispetto l’inserimento dei giovani nelle imprese nei prossimi mesi sia attraverso lo stage sia attraverso contratti di assunzione e tempo determinato apprendistato. I giovani chiedono programmi di inserimento ben definiti con percorsi di crescita, inclusione sia in termini di inserimento di percorsi strutturati di formazione sia in termini di relazione costante ed interazione con i propri tutor e responsabili, oltreché spazio per la propria vita personale e conciliazione lavoro e famiglia”.

*La ricerca di G.I.D.P. (www.gidp.it), è stata effettuata ponendo 37 domande ad un campione di Direttori del Personale iscritti all’Associazione o di aziende clienti di Job Farm, appartenenti ad importanti realtà imprenditoriali: le aziende in questione sono, infatti, caratterizzate dalle grandi dimensioni (il 47,89% conta oltre 500 dipendenti) e sono, per quanto concerne la proprietà, soprattutto S.p.A. (57,75%). Per la maggior parte collocate al Nord (61,97%) o multilocalizzate (30,98%). Le imprese operano in numerosi settori merceologi, altamente differenziati tra loro. Si passa dal 16,67% dell’industria meccanica, al 13,89% di servizi alle imprese e terziario innovativo e all’8,33% dell’industria chimica.

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