Indagine Confindustria Vicenza: riconvertire in welfare

Indagine Confindustria Vicenza: riconvertire in welfare
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Mercoledì 9 Settembre 2020, 17:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 08:00

Confindustria Vicenza, con il contributo della Camera di commercio di Vicenza, ha promosso una ricerca denominata “Aree produttive e welfare aziendale”

In provincia di Vicenza esistono oltre 1.300 aree produttive nelle quali sono stati stimati oltre 2.100 capannoni vuoti, che richiederebbero un intervento di demolizione e/o di riconversione funzionale; nel contempo si registra la crescente consapevolezza degli imprenditori riguardo all’importanza del benessere del capitale umano quale fattore strategico per la produttività. In questo contesto, l’attivazione di servizi alla persona all’interno o nelle vicinanze delle aree produttive consente di ottimizzare i tempi di gestione della quotidianità per chi vi lavora (welfare aziendale), offrendo opportunità di nuovi servizi anche per famiglie e residenti di prossimità (welfare sociale) e rendendo i luoghi della produzione più attrattivi per gli investitori (marketing territoriale).

Allo scopo di riconvertire il patrimonio immobiliare dismesso e attivare nuovi servizi, la ricerca condotta da Confindustria Vicenza, con l’apporto della Camera di Commercio di Vicenza, vuole fornire uno strumento conoscitivo funzionale alla programmazione delle politiche di welfare e un rafforzamento della struttura produttiva e sociale della Provincia di Vicenza, attraverso azioni di riconversione del patrimonio abbandonato situato in aree produttive con esigenze forti.

La ricerca ha previsto:

  1. il censimento delle aree produttive (di superficie > 50.000 mq.) presenti nella provincia di Vicenza e la loro georeferenziazione su mappa
  2. la geolocalizzazione dei servizi alla persona (salute, salva tempo, conciliazione vita-lavoro, ristorazione, svago), presenti nelle aree produttive e nei relativi buffer (Km 1,5 di raggio)
  3. la geolocalizzazione delle infrastrutture per la mobilità (strade, piste ciclabili, rete ferroviaria) e dei relativi servizi (fermate e linee del trasporto pubblico locale su gomma e su ferro)
  4. il censimento – mediante indagine campionaria rivolta sia agli imprenditori associati a Confindustria Vicenza, sia, tramite quest’ultimi, ai relativi dipendenti – delle carenze di servizi presenti nelle aree produttive e della domanda di loro implementazione
  5. la geolocalizzazione, per due “aree campione” (Arzignano e Thiene), di tutte le imprese, iscritte al Registro Imprese ed ivi insediate, con relative schede identificative, nonché degli edifici dismessi o sottoutilizzati
  6. la configurazione, a livello teorico, del processo di riconversione di un immobile per ciascuna delle aree campione, per collocarvi alcuni servizi che l’indagine campionaria ha indicato come maggiormente richiesti nel territorio di riferimento, con la definizione di un possibile modello di attuazione della riconversione e di gestione dei servizi.

Sono stati sei i livelli di indagine articolati su un insieme di 1.398 imprese localizzate in tutta la Provincia e iscritte a Confindustria Vicenza i cui principali settori di appartenenza vedono il prevalere del comparto meccanico e seguono poi costruzioni e servizi tecnologici, un’analisi ulteriore è stata compiuta in relazione al numero di addetti 33.423 addetti (41,6%) per meccanica, metallurgica e elettronica;  8.005 addetti (9,9%) per alimenti e bevande;  7.176 addetti (8,9%) per moda e tessili.

A partire da questo campione, è stata poi effettuata una rilevazione delle esigenze di welfare e accessibilità individuate dalla tabella seguente:

Mentre per quanto riguarda i servizi con il maggior grado di interesse nell’attivazione, a livello provinciale sono stati:

  • infrastrutturali: servizi telematici, servizio idrico integrale, centro unico stoccaggio rifiuti
  • servizi all’impresa: servizi di vigilanza condivisi, punti logistici di ritiro e spedizione, spazi condivisi per la formazione
  • servizi ai dipendenti: farmacia, punti prelievo, punti consegna e ritiro spedizioni

Le proposte di riconversione basate sulla percezione degli imprenditori si concentrano su: supporto doposcuola, asilo nido, farmacia, punto prelievo e palestra.

Per quanto riguarda la mappatura dei servizi censiti all’interno delle zone di buffer sono:

Servizi alla mobilità
Stazioni ferroviarie
Fermate autobus
Piste ciclabili
Servizi di conciliazione vita-lavoro
Asili nido
Centri diurni anziani
Servizi allo sport
Palestre
Piscine
Centri sportivi
Servizi per la cura della persona
Farmacie
Ospedali
Poliambulatori/centri medici
Servizi di gestione pratiche
Uffici postali
Banche
Servizi di ristorazione
Alimentari / supermarket / mense
Bar/ristoranti/panifici
Centri commerciali

A seguito dello studio sulle due aree campione individuate del polo sanitario ad Arzignano e del polo logistico e ricreativo a Thiene, sono state elaborate le seguenti ipotesi di riconversione:

In conclusione gli obiettivi finora raggiunti sono stati nell’intera provincia: la creazione di un database interattivo del tessuto produttivo di Confindustria Vicenza, la mappatura e aggiornamento delle aree produttive nella Provincia di Vicenza, la creazione di un database interattivo di servizi presenti in prossimità delle aree produttive di grandi dimensioni. Nelle aree campione invece, la messa a punto di una metodologia di selezione e analisi per le aree pilota, la creazione di un database interattivo dell’intero tessuto produttivo insediato nelle aree pilota, la creazione di un database interattivo degli immobili dismessi o sottoutilizzati nelle aree pilota, la costruzione di ipotesi di intervento per la riconversione di immobili dismessi e l’introduzione di nuovi servizi di welfare.

A questi si aggiunge la prospettiva su lungo termine di poter favorire in futuro: l’arricchimento dei database, sovrapposizione di nuovi livelli informativi, lo sfruttamento dei database per operazioni di marketing territoriale, lo sfruttamento delle informazioni ricavate dalle analisi per implementare i SIT, la collaborazione con i Comuni interessati e messa a punto di metodologie e strategie di intervento per riconvertire aree pilota.

Lucia Medri

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