Applausi per The Homesman di T.Lee Jones, bizzarro e affascinante western

Scena tratta da The Homesman
di Fabio Ferzetti
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Domenica 18 Maggio 2014, 18:03 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 16:35
Applausi in Concorso al festival di Cannes per The Homesman, seconda prova da regista del grande attore Tommy Lee Jones, una delle pi belle facce di Hollywood, con qualche “buuuh” isolato dei cinefili più intransigenti. Un bizzarro e affascinante western “femminista”, per usare una parola che allora non esisteva, girato da uno degli ultimi duri del cinema Usa, già a Cannes nel 2005 con la sua prima regia, Le tre sepolture.



Siamo in Nebraska, nel 1854. Tre sciagurate che hanno perso il senno per la durezza della vita da quelle parti, vengono affidate a Mary Bee Cuddy, una donna forte e indipendente che dovrà condurle fino nello Iowa. È un viaggio di parecchie settimane, in un territorio esposto a ogni tipo di insidie, indiani e predoni in testa. Ma Mary (Hillary Swank), abituata a far tutto da sé anche nella sua fattoria, stavolta non sarà sola. A scortare lei e le tre infelici, dietro promessa di un compenso, ci sarà uno strano tipo di avventuriero, George Briggs (Tommy Lee Jones). Un disertore abituato a vivere di espedienti, che Mary Bee salva da un episodio di giustizia sommaria. Ma ha la scorza perfino più ruvida di lei, forse... Sarà un viaggio lungo, pieno di pericoli. E di rivelazioni, talvolta dolorose, che trasformeranno per sempre i due protagonisti. Dipingendo al tempo stesso un West fuori da ogni convenzione. Un luogo selvaggio, famelico, di una brutalità primaria e priva di qualsiasi fascino (la cittadella circondata dal nulla da cui partono i due eroi si chiama Loup, Lupo, e forse non è un caso). Un posto che costringe gli uomini e soprattutto le donne a indurirsi per sopravvivere, rinunciando talvolta a se stessi. Come capita alla povera Mary Bee, che per quanto bella, operosa e padrona di una ben avviata fattoria, per tutto il film si propone in moglie a bifolchi che non sarebbero degni di allacciarle le scarpe ma non ne vogliono sapere. Sarà un’allusione alle donne di oggi?
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