La Germania e un'immigrazione record. Ma l'ondata non fa paura

La Germania e un'immigrazione record. Ma l'ondata non fa paura
di Walter Rauhe
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Mercoledì 21 Maggio 2014, 20:06 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 16:07
Sempre pi immigrati in cerca di fortuna invadono in massa la Germania.

400mila solo nel 2012, il 38% in più rispetto all’anno precedente. Solo dalla Bulgaria e Romania ne dovrebbero arrivare quest’anno altri 180mila. Una vera e propria invasione di manovalanza straniera, che già oggi catapulta la Germania al secondo posto dopo gli Stati Uniti nella classifica dell’Ocse dei Paesi col più alto numero di nuovi immigrati al mondo.

Come reagiscono però l’opinione pubblica e il mondo politico a questo fenomeno davvero inconsueto in un Paese che fino a poco tempo fa centellinava severamente l’ingresso agli stranieri che osavano bussare alla sua porta? Oggi invece gli immigrati vengono accolti con entusiasmo, benevolenza se non addirittura simpatia. Sentimenti diamentralmente opposti a quelli che dominano altrimenti le campagne elettorali in vista delle Europee in molti altri Paesi dell’Unione e persino nella civilissima Svizzera, dove l’immigrazione viene considerata come una minaccia, un pericolo, un’emergenza, una calamità.



Niente di tutto ciò invece nella Germania del 2014, anche se l’apertura è motivata più dal pragmatismo che da un improvviso slancio umanitario. La locomotiva economica europea infatti ha ben capito che l’immigrazione rappresenta per lei un enorme vantaggio. Ben il 30% dei nuovi arrivati infatti ha in tasca una laurea universitaria, un altro 40% possiede una qualifica professionale, l’età degli immigrati è inferiore di 10 anni alla media nazionale e uno straniero su tre proviene oggi da un altro Paese dell’Ue. Sempre secondo i dati dell’Ocse inoltre, il 90% di quei 400mila immigrati arrivati in Germania nel 2012 ha trovato un posto di lavoro fisso e a contratto indeterminato in meno di un anno.



Per difendere il nostro benessere e salvaguardare la forza della nostra economia i nuovi immigrati stranieri sono indispensabili“, sentenzia così il quotidiano conservatore Frankfurter Allgemeine Zeitung, mentre l’autorevole Istituto Tedesco di Ricerche Economiche DIW ricorda l’ormai cronica carenza di personale qualificato che da anni flagella le imprese. Nel settore informatico mancano 50mila specialisti, gli uffici di collocamento cercano disperatamente 80mila ingegneri, 120mila i posti ancora scoperti negli ospedali ed ambulatori. Ben vengano dunque i nuovi e spesso giovani immigrati provenienti dal sud dell’Europa, dall’Asia o dal nord Africa. In Germania sono (ancora) benvenuti.

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