Fischiato "The Canyons" di Paul Schrader
Applausi per Cage, eroe drammatico di "Joe"

Fischiato "The Canyons" di Paul Schrader Applausi per Cage, eroe drammatico di "Joe"
di Gloria Satta
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Sabato 31 Agosto 2013, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 10:29

VENEZIA - Anche i maestri cadono e The Canyons, il noir fuori concorso di Paul Schrader, viene accolto al Lido da fischi e sghignazzi. Sar perch la protagonista Lindsay Lohan ha dato buca alla Mostra all’ultimo minuto?

«Posso solo dirvi una cosa: sono libero da Lindsay, dopo essere stato suo ostaggio per gli ultimi sedici mesi», prorompe il regista. «E’ una brava attrice ma ha un comportamento inqualificabile e io mi rifiuto di parlare della sua vita privata».

Un grande applauso saluta invece Nicolas Cage che nel film Joe, in competizione, è un avanzo di galera deciso a redimersi attraverso il duro lavoro nel Texas più miserabile e l’affetto per un ragazzino, figlio di un ubriacone. Un’interpretazione ultra-drammatica, quella del divo premio Oscar, che fa leva su molte scene di cruda violenza. «Ma non parlatemi di recitazione», premette Nicolas, «è un termine che mi irrita perché dà l’idea della falsità. Quando interpreto un personaggio, io mi preoccupo innanzitutto di essere sincero. Per rendere credibile l’alcolizzato di Via da Las Vegas, arrivavo a ubriacarmi per poter filmare il mio stordimento e poi replicarlo sul set». Schrader e Cage, due pezzi da novanta del cinema americano, hanno dominato ieri la Mostra. Ciascuno con il suo film, ma presto lavoreranno insieme nel nuovo thriller del regista di American Gigolò. Ed è proprio il fantasma del cult interpretato nel 1980 da Gere ad aleggiare su The Canyons, fosca storia ambientata nella Los Angeles di oggi dove convivono ossessione per il denaro, vite ai margini del cinema, sesso estremo, delitto. «Ho imparato a camminare come Richard, con i piedi in fuori», informa il protagonista maschile James Deen, un pornodivo promosso in serie A.

LOS ANGELES

Il film è stato scritto da Schrader con Bret Easton Ellis, l’autore Less than zero che al Lido viene assediato dai fans e rilascia autografi come una rockstar. «The Canyons è stato girato a basso costo e destinato alla diffusione in dvd (da noi uscirà invece a ottobre, n.d.r.). Una sfida e un divertimento, per me», spiega il regista, «ma nel futuro non lavorerò più senza soldi. Le risate in sala? Certi dialoghi sono volutamente da soap per illustrare il mondo artificiale in cui vivono i personaggi...». La Lohan, che Schrader paragona a Marilyn «per la sua fragilità», sul set «ha stremato tutti, non è capace di fingere e le emozioni violente del suo personaggio le ha provate davvero». Deen, che fa uno spregiudicato giovane produttore, invece si sente miracolato: «Per la prima volta ho avuto la possibilità di approfondire il mio personaggio, mentre nel cinema porno non ce n’è mai il tempo: sapete com’è, la performance deve concludersi prima possibile».

LA FAMIGLIA

Invece il navigatissimo Cage dice di aver girato Joe «per il piacere di lavorare con il regista David Grodon Green e interpretare una storia del Sud». Dove, per risolvere qualunque problema, si tira fuori la pistola: possibile che in America non si possa fare a meno delle armi? «Non è una domanda da rivolgere a me, non saprei cosa dire», risponde l’attore. Qualcosa da dire, però, ce l’ha sulla terrificante famiglia del film, in cui il padre violento e alcolizzato vessa moglie e figli: «La pace del mondo parte da casa», sorride l’attore, «ed è importante che un genitore sia presente e si occupi dei figli». Nicolas appoggia Ben Affleck, la cui imminente interpretazione di Batman ha scatenato le proteste: «E’ bravissimo e farà bene il suo lavoro». Ha mai pensato di lasciare il cinema? «Non ho ancora cinquant’anni e parlare di pensione mi pare prematuro. E poi, non mi ci vedo proprio steso ai bordi di una piscina con un mojto in mano. Ho ancora bisogno di girare dei film».

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