Escort Bari, chiesto il processo per Berlusconi: induzione a mentire

Escort Bari, chiesto il processo per Berlusconi: induzione a mentire
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Venerdì 11 Luglio 2014, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 17:30
La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi. L'ex presidente del consiglio accusato di induzione a mentire. Per il tramite del faccendiere napoletano Valter Lavitola avrebbe pagato l'imprenditore Gianpaolo Tarantini perchè mentisse sulle escort portate nelle sue residenze estive tra il 2008 e il 2009.



L'udienza preliminare del processo a Berlusconi per le escort di Tarantini inizierà il 14 novembre dinanzi al gup del Tribunale di Bari Rosanna Depalo.



Davanti ai pm baresi, Gianpaolo Tarantini ha sempre sostenuto che Berlusconi non sapeva che quelle donne fossero prostitute. Secondo i magistrati, invece, emerge dagli atti la consapevolezza dell'allora capo del governo che si trattasse di escort. Le indagini della Procura, coordinate dal procuratore aggiunto Pasquale Drago, sono state avviate nell'ottobre 2011 sulla base degli atti inviati per competenza dal Tribunale di Napoli.



L'arresto di Lavitola, ex direttore dell'Avanti, fu il primo atto di un'inchiesta durata ben due anni. Nel corso degli accertamenti disposti dalla magistratura barese, Lavitola e Berlusconi sono stati interrogati (a maggio 2012 il primo, a maggio 2013 l'ex premier) e dopo la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato sentito, su richiesta dei difensori, anche l'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso.



Stando agli atti dell'inchiesta, basati soprattutto su intercettazioni telefoniche, Tarantini avrebbe tentato di entrare in affari con la Protezione civile utilizzando proprio le conoscenze dell'ex premier.
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