Doppia regia Reja: Ledesma e Biglia
in campo sabato sera all'Olimpico

Doppia regia Reja: Ledesma e Biglia in campo sabato sera all'Olimpico
di Alberto Abbate
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Giovedì 23 Gennaio 2014, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 01:16
In cabina di comando, uno a fianco all'altro. Ci risiamo: Biglia e Ledesma insieme. Riecco la doppia regia, filmata dall'emergenza. E' uno stramaledetto gioco del destino o forse l'opportunità di riscriverlo. Dalla Juve alla Juve. Lucas e Cristian erano stati separati alla nascita della “nuova” Lazio: esperimento di compatibilità fallito in Supercoppa, prima uscita ufficiale dell'anno. Da allora dualismo puro: o l'uno o l'altro in campo. Un tormentone sfumato subito. Petkovic c'aveva lavorato tutta l'estate alla convivenza in mediana dei due playmaker, salvo rinnegarsi alla prima batosta il 18 agosto: Biglia e Ledesma si pestavano i piedi, s'imitavano, si toglievano spazio. Erano fermi, troppo morbidi. Messi in quel 4-1-4-1, con Hernanes inseguitore di Pirlo, erano soprattutto in troppi a girare a vuoto. Si disperdeva dinamismo in mezzo al campo, mancava l'aria. Adesso boccheggia Reja, stretto nella morsa dell'infermeria. Ma annusa l'odore di un'altra sfida da vincere: se davvero riuscisse a rilanciare la coppia di tango in questo 3-4-2-1, testato e ritestato due giorni a Formello, sarebbe comunque un successo. Per il futuro, per il gioco.



LA “SPIA” CONTE

Tornano a braccetto, Biglia e Ledesma, è una rivincita tutta argentina contro la Juve. La sorte vuole che siano gli ultimi due “reduci” della mediana: Onazi e Lulic squalificati, Gonzalez acciaccato (domani provino decisivo). Reja al momento accantona Cana nelle gerarchie, ma non può non temere scompensi di stabilità a centrocampo. Pogba e Pirlo, dopo Ferragosto, avevano prolungato le feste grazie alla sterilità della doppia regia biancoceleste. Edy ha rivisto la gara, ora sta lavorando sui compiti: Ledesma dovrà donare equilibrio alla squadra, Biglia dettare i tempi; il primo taglierà la legna, il secondo la levigherà. Così si costruisce questo 3-4-2-1 forzato, che ancora non include new entry: secondo giorno consecutivo d'allenamenti per Konko, ma il mister s'è quasi persuaso di non poterci comunque contare. Pretattica contro la scaramanzia e fiuto delle contromosse. E' una reazione istintiva: il goriziano si sente “spiato” da Torino, non ha mica dimenticato quando Conte gli inserì Lichtsteiner a sorpresa a 5 minuti dal fischio d'inizio. Stavolta l'effetto meraviglia potrà solo arrivare dai box.



PROFETA TREQUARTISTA

Moria e rebus sulle fasce: Cavanda continua a essere l'unico certo del posto. Ora Reja testa pure il giovane Crecco: al momento, lo convince persino più di Vinicius, questo bambinone 18enne. Il maestro Bollini è il suo principale sponsor: lo ha cresciuto in Primavera, lo considera già pronto per una sfida ad alta tensione. Se così restasse la situazione infortunati (Radu è atteso col Napoli), intoccabile in difesa il terzetto Biava, Dias, Ciani. Davanti sarà rilanciato Hernanes trequartista con Candreva, alle spalle di Klose (ieri a riposo per influenza). Il Profeta, ritrovato il gol 116 giorni dopo l'ultima volta, sogna di sfatare un altro suo personalissimo tabù. In tre anni di Lazio ha piegato quasi tutte le big: a segno due volte con l'Inter e col Milan, tre con la Roma, una con la Fiorentina. All'appello mancano solo le prossime due nemiche: Juventus e Napoli. Sabato sera, più vicino alla porta, Hernanes inseguirà la prodezza contro la “Vecchia Signora”. Un bis bianconero, poi mercoledì punterà il Vesuvio. Lotito lo infiamma: magari esploderà, il suo cartellino.
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