Perché nulla potrà essere come prima? Perché non si deve più parlare di prova tv, ma di moviola del giorno dopo? Semplice. Per la prova televisiva, da sempre, le immagini sono state usate per sanzionare comportamenti disciplinari sfuggiti all’occhio dell’arbitro e dei suoi collaboratori. Nel caso di Destro, l’arbitro ha visto l’azione e l’ha perfino valutata, seppur in maniera errata, assegnando una punizione al Cagliari. Dunque la sua ammissione, speriamo spontanea, di non aver visto la manata, porta a due conseguenze. La prima: Massa deve essere fermato. Evidentemente non è in grado di arbitrare se confonde a pochi metri una manata violenta con una trattenuta. La seconda: una decisione presa in campo dall’arbitro può essere cambiata successivamente attraverso le riprese televisive.
Non ci sono dubbi, perciò, che sia stata introdotta la moviola del giorno dopo. A quando l’ufficializzazione? Il bello o il difficile viene ora. Bisognerà infatti stabilire come e chi decide quali episodi meritino l’attenzione della moviola del giorno dopo e quali no. Più che rammaricarsi per i tanti episodi simili rimasti impuniti è doveroso pretendere che da oggi in poi la giustizia sia uguale per tutti. I primi a ribellarsi a quanto accaduto con Destro dovrebbero essere gli arbitri stessi, più di giocatori e società. Strano che possano accettare la moviola del giorno dopo: questa li sconfessa, quella in campo li aiuterebbe sul serio.
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