Cogne, Franzoni ai domiciliari: «Siamo felici»

Cogne, Franzoni ai domiciliari: «Siamo felici»
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Giovedì 26 Giugno 2014, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 18:56

Annamaria Franzoni ai domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, accogliendo l'istanza della difesa.

Il collegio (presidente Francesco Maisto) ha cosi sciolto la riserva dopo l'udienza di martedi, dove era stata discussa la perizia psichiatrica del prof. Augusto Balloni, che aveva escluso il rischio di recidiva di figlicidio per la donna. Franzoni sta scontando una condanna a 16 anni per l'omicidio del figlio Samuele, a Cogne, nel 2002. Da sei era in carcere. Secondo notizie non confermate avrebbe già lasciato il penitenziario. La Franzoni però non potrà tornare a Cogne. Lo stabilisce l'ordinanza del tribunale di Sorveglianza di Bologna che accoglie la richiesta di scontare il resto della pena in detenzione domiciliare. I giudici le proibiscono di mettere piede nel Comune della Val d'Aosta dove fu commesso l'omicidio del figlio.

«Siamo felici». È il primo commento di Paola Savio, avvocato di Annamaria Franzoni, alla decisione del tribunale di Sorveglianza che le ha concesso la detenzione domiciliare. «Si, ho sentito Annamaria. È felice», ha detto il legale, spiegando che Franzoni non è ancora uscita dal carcere di Bologna e che ci sono «pratiche burocratiche da svolgere».

La vicina. «Sono contentissima, lo ho appena sentito al Tg. Sono tutti bravi, lei, i figli, il marito». Così un'anziana vicina di casa di Annamaria Franzoni a Ripoli Santa Cristina, paese dell'Appennino bolognese dove abita la famiglia Lorenzi. «Era qui anche domenica - spiega la vicina, sua dirimpettaia, che però preferisce non rivelare il proprio nome -, era qui in permesso, mi è venuta a salutare, lo fa sempre». Per il resto il borghetto dell'Appennino pare deserto. Non è in canonica nemmeno Don Marco Baroncini, che contattato telefonicamente, ha spiegato di essere in Curia nel capoluogo e di preferire non commentare la concessione della detenzione domiciliare alla sua parrocchiana. Da casa Lorenzi attorno alle 13.30 si è affacciata una donna, probabilmente la madre di Stefano Lorenzi, che però ha preferito non parlare con i giornalisti.

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