Polonia, il vice ministro Dassù: «Chiesta
la scarcerazione immediata dei detenuti»

Polonia, il vice ministro Dassù: «Chiesta la scarcerazione immediata dei detenuti»
di Alberto Abbate
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Martedì 3 Dicembre 2013, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 19:44

Varsavia sbarca a Montecitorio: Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha avuto un colloquio con il suo omologo polacco nel quale ha formalmente chiesto di adoperarsi affinché siano liberati tutti gli italiani detenuti a Varsavia e ha chiesto di fare chiarezza sulla vicenda». Così il vice ministro degli esteri, Marta Dassù, in un’informativa urgente alla Camera sui tifosi laziali fermati in Polonia giovedì scorso. «Ventidue tifosi su 149 fermati sono ancora nei commissariati, mentre tutti gli altri sono stati liberati. I connazionali trattenuti sono accusati di adunata sediziosa e aggressione a pubblico ufficiale. Tutti potranno presentare appello e chiedere la scarcerazione su cauzione».

A tal proposito, a Roma continua la raccolta fondi – pronti a partecipare anche la società Lazio e i giocatori – per aiutare chi è ancora intrappolato. “Liberate tutti i nostri fratelli”, urlava la Nord ieri sera all'Olimpico. Alcuni esponenti della Curva avevano parlato con due funzionari del Ministero degli esteri nel pomeriggio: «Ieri una delegazione della Farnesina ha incontrato un gruppo di tifosi laziali. Stando ai racconti dei tifosi raccolti dall’ambasciatore italiano a Varsavia – ammette il vice ministro, in Parlamento - i connazionali trattenuti in Polonia sono stati trattati malissimo, con pochissimo cibo e acqua da parte delle autorità competenti». L’arresto degli ultrà laziali in Polonia s'è ormai trasformato in un piccolo caso internazionale.

«Chi ha sbagliato deve pagare perché crea un danno d'immagine alla propria squadra e al proprio paese. Detto questo: per far pagare delle persone, ammesso e non concesso che debbano pagare, è inaccettabile che vengano trattati in quel modo». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito ai tifosi della Lazio ancora trattenuti a Varsavia, dopo i fermi disposti in occasione del match di Europa League, tra i biancocelesti e il Legia, disputato giovedì scorso.

Oggi intanto a Bruxelles, davati al Parlamento europeo, in Place du Luxembourg, manifestazione promossa dal vicepresidente del Europarlamento Roberta Angelilli, «per chiedere alle istituzioni europee di prendere una posizione forte in merito alla vicenda dei tifosi italiani, al fine di accertare le limitazioni ingiustificate delle libertà personali e le violazioni dei diritti fondamentali».

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