Cucinotta vedova coraggiosa in un film
"Combatto i pregiudizi contro le donne"

Cucinotta vedova coraggiosa in un film "Combatto i pregiudizi contro le donne"
di Gloria Satta
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Giovedì 8 Maggio 2014, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 19:20

Torna sullo schermo Maria Grazia Cucinotta. Nel film di Massimo Scaglione “La moglie del sarto”, nelle sale il 15 maggio, l’attrice interpreta una battagliera donna siciliana che negli anni Sessanta, in un paesino della Sicilia, rimasta vedova, combatte la politica corrotta, le maldicenze, la violenza maschile. E arriva a compiere un gesto estremo per garantire un futuro migliore alla figlia. Sempre più impegnata come produttrice e in una serie di iniziative umanitarie, Maria Grazia ci ha raccontato questa sua nuova esperienza nel film che schiera nel cast anche Marta Gastini, Alessio Vassallo e Ninni Bruschetta.

Perché è tornata a recitare?

“Perché ho interpretato un personaggio che combatte contro il pregiudizio. La violenza contro le donne non è una faccenda di cinquant’anni fa. Purtroppo, come ci dimostra la cronaca nera ogni giorno, non è ancora finita”.

Può un film risolvere il problema?

“L’importante è parlarne, ma ovviamente bisogna attuare delle leggi molto severe. Bisogna dare alle donne la forza di ribellarsi alle ingiustizie”.

Con quali criteri sceglie i ruoli da interpretare?

“Per me non è importante essere protagonista. Il film di Scaglione è un racconto corale e mi ha fatto piacere lasciare spazio ai giovani attori, in particolare a Marta Gastini che è bravissima e sembra davvero mia figlia”.

Le piace incoraggiare le colleghe più giovani?

“Certo! Io, che ho 45 anni, lavoro da 27. Ho vissuto più di metà della mia vita nel cinema e ora voglio condividere quello che ho avuto. Noi donne dobbiamo fare squadra”.

Perché, dopo tanti successi internazionali come attrice, si è messa a produrre film?

“A un certo punto della mia carriera ho voluto rimettermi in gioco e fare qualcosa che duri. Con onestà, senza scendere a compromessi. Ma non è un lavoro facile, anch’io ho dovuto combattere contro i pregiudizi. E oggi, dopo aver prodotto otto film, ho la soddisfazione di avercela fatta da sola”.

E’ vero che produce film in Cina?

“Sì, ho scoperto un Paese meraviglioso, molto aperto verso l’esterno. Con la Cina ho prodotto il mio prossimo film, la commedia romantica C’è sempre un perché diretta da Dario Baldi. Faccio avanti e indietro con Pechino e in questa avventura ho coinvolto anche mio marito Giulio”.

Non le manca la vita da star?

“No, sono felice di quello che faccio. Ho avuto il successo internazionale, ho lavorato con i grandi registi da Radford a Woody Allen, ho fatto la Bond Girl in un film di 007, ho abitato a Hollywood per tanti anni prima di rientrare in Italia per costruire una famiglia. Torno sul set quando un ruolo mi piace molto, nel frattempo continuo a fare la produttrice”.

Cosa ha rappresentato per lei “Il postino”?

“Quel magnifico film, che ha commosso il mondo intero, è stato l’inizio di tutto. Ne parlo tutti i giorni…Ricordo come fosse oggi la sensazione che provai alla prima proiezione a Venezia. Entrai in sala come Maria Grazia, ne uscii come la Cucinotta. Il film continua a emozionare e trasmettere nel mondo intero la figura di Massimo Troisi, il suo talento, i suoi valori”.

Cosa farà?

“Ho girato un altro film come attrice, Nomi e cognomi, di Sebastiano Rizzo. C’è anche Enrico Lo Verso nella parte di un coraggioso cronista anti-mafia ispirato alla figura di Giuseppe Fava”.

Chi le dà fiducia oggi?

“Papa Francesco”.

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