Continua così la protesta per la cessione di Hernanes. «Abbiamo un progetto chiaro in testa, sia per il presente che per il futuro. Abbiamo inserito tanti giovani in rosa fra cui anche Keita, che servono a rinforzare la rosa. Il resto sono chiacchiere. Gli obiettivi sportivi non possono escludere quelli economici. Adesso la Lazio è una società in regola, che risponde alle regole del fairplay finanziario. Non è più vero l'assioma che chi più spende più vince. Hernanes all'Inter per aiutare Thohir? Non voglio parlare di chiacchiere. È stato il giocatore di andare via. O cambiamo le regole che vogliono questo oppure le società dovranno sempre sottostare alla volontà dei calciatori. Non potevamo più tenere un calciatore fino a giugno scontento. Io sono stato chiaro con lui: gli ho detto che se voleva andare via, doveva dirlo. Ci sono dei procuratori che guadagnano milioni portando via giocatori a parametro zero alle società. Hernanes non è un'operazione a danno della Lazio, ma a favore perché permette alla società di puntare al futuro con quei giocatori che hanno accettato il nostro progetto. Non come Hernanes che aveva già deciso di non rinnovare. Hernanes rimane un grande persona, un grande uomo e questo continuo a pensarlo e sulle scelte personali poi non mi permetto di dare giudizi», ha dichiarato Lotito, per poi smentire le voci dei dieci giocatori che hanno rifiutato il trasferimento alla Lazio nell'ultima sessione del mercato: «Non è vero nulla, dico anche alcuni nomi, non ho problemi. Quagliarella ha rifiutato dopo che sono stato io il primo a chiamarlo. Poi per Biabiany c'è stata una proposta nell'ultimo giorno, trovando l'accordo con il Parma, ma il giocatore ha a rifiutato. Non è vero che nessuno vuole venire da voi. La riprova è Klose che ha scelto noi e non il Milan».
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