Chelsea e Real Madrid ai quarti di finale
Eto'o e Ronaldo ancora protagonisti

Cristiano Ronaldo
di Benedetto Saccà
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Martedì 18 Marzo 2014, 22:43 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 16:25
Dopo le paure, ecco la gioia. Il Chelsea di Mourinho ha piegato (2-0) il Galatasaray di Mancini a Londra ed è riuscito così a saltare l’ostacolo degli ottavi di finale della Champions, coprendo dunque tutti i timori scaturiti dal pari esterno (1-1) dell’andata con una mano di tinta blu. Quanto all’altra sfida della serata europea, nessuna sorpresa naturalmente: del resto, il Real Madrid di Ancelotti aveva già ampiamente inclinato il piano della qualificazione nella prima sfida (6-1) e, oggi, ha dovuto soltanto affidarsi al genio di Cristiano Ronaldo per schiacciare lo Schalke 04 anche al Santiago Bernabeu (3-1). Un accredito meritato.



Il Chelsea, si diceva, ha spiccato il volo sulle ali di Eto’o e Cahill, abili a calciare imparabilmente oltre l’ex laziale Muslera già prima dell’intervallo. Il Galatasaray di Mancini, per la verità, ha saputo opporre poco davvero proprio quando era atteso sul palcoscenico: per dire, ha calciato verso Cech soltanto in un’occasione durante l’intera partita. Insufficiente. Al contrario l’ardore e il desiderio dei Blues sono affiorati nei 13 tiri che hanno inquadrato lo specchio, nei virtuosismi di Hazard, nella convinzione di Lampard e nella concentrazione estrema di Terry, il capitano di sempre. Sul versante turco, l’ex Drogba ha ricevuto la standing ovation dai supporter londinesi, certo, ma l’emozione lo ha forse tradito fatalmente: ha prodotto pochi pericoli, d’altronde, specie nella ripresa, e non ha saputo avviare un dialogo fruttuoso con Sneijder e Yilmaz, apparsi piuttosto in ombra.



Viceversa il Real Madrid ha conquistato una vittoria legittima e giusta sia pure soffrendo a cavallo del 60’. Ineguagliabile per dedizione la prestazione di Cristiano Ronaldo, formidabile nello sbloccare il risultato, nel centrare pieni un palo e una traversa e nel firmare la seconda rete spagnola confermandosi capocannoniere del torneo con 13 gol. E le cifre impressionano anche il più scettico dei critici: d’altra parte, stasera il portoghese ha tagliato il traguardo delle 51 reti stagionali segnate in 43 partite, nazionale inclusa. Una macchina da gol. Il Madrid, poi, ha tagliato il traguardo dei 31 (sic) risultati utili consecutivi e, da domani, potrà dedicare sereno ogni energia al Clasico di domenica sera. Lo Schalke, bisogna dirlo, ha onorato l’impegno e, anzi, ha suscitato più di qualche palpito a Casillas, trafitto fra l’altro da Hoogland, fortunato ad indovinare il tiro con la complicità di una percettibile deviazione di Sergio Ramos. I tedeschi hanno acciuffato il momentaneo pari e hanno cercato allora di affondare il colpo, anche se non si sono dimostrati capaci di andare al di là di un flebile presidio del centrocampo. Troppo poco, è ovvio. Ronaldo e Morata, infine, hanno saldato il conto incrociando le conclusioni alla perfezione. Ancelotti ha raggiunto insomma i quarti della Champions alla guida della quarta squadra differente: una soddisfazione, certo, boicottata però dal grave infortunio patito dal giovane talento Jesé. Lo spagnolo, classe ‘93, si è procurato una «rottura completa del legamento crociato anteriore del ginocchio destro». Sei mesi di assenza, almeno.
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