Il Milan è da rifondare
Cassano in formato Nazionale

Il Milan è da rifondare Cassano in formato Nazionale
di Massimo Caputi
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Lunedì 17 Marzo 2014, 08:53 - Ultimo aggiornamento: 15:01
Arrivati a questo punto il vero problema del Milan come chiudere la stagione. La desolante situazione è davanti gli occhi di tutti, come limitare i danni nelle prossime dieci giornate e soprattutto come ricostruire/rifondare la squadra rossonera è affare di pochi. Negli ultimi due anni, in qualche modo, la barca era rimasta più che dignitosamente a galla ma le falle causate da cessioni illustri, acquisti discutibili, mancanza di programmazione e diatribe societarie sono state troppo grandi per qualsiasi tentativo di salvataggio. Ha ragione Galliani, i tifosi non hanno memoria, è ingiusto dimenticare la storia vincente e prestigiosa dell’era Berlusconi, la contestazione e i cori fanno male, si è, però, arrivati a un punto in cui il glorioso passato è proprio quello che rende insopportabile il presente. È il momento delle scelte nette e lucide, di parlare chiaro al popolo milanista e di un nuovo progetto. Forse Seedorf doveva essere il primo tassello, l’inesperienza, le 7 sconfitte (le ultime 3 consecutive) in 12 gare e l’esclusione da qualsiasi competizione e obiettivo rischiano di bruciarlo. Il Milan è un patrimonio del calcio italiano il suo mesto declino non gli fa certo bene, anzi, ne evidenzia la crisi e il ridimensionamento.



Il destino vuole che nel giorno dell’ennesimo tonfo rossonero la scena sia tutta per quel Cassano che irriconoscente e interista, autore di una doppietta, si candida per il Mondiale. Non lo ha mai giocato e gli piacerebbe, è dimagrito, sereno, tornato a grandi livelli, dipende solo da Prandelli. Il dibattito se portarlo o meno in Brasile sarà serrato sino alle convocazioni finali, come nelle migliori italiche tradizioni. La coppia Balotelli-Cassano sarebbe tutto un programma. La voglia di dire sì alla convocazione di Cassano è tanta, il nostro calcio propone veramente poche alternative di qualità che perfino la disponibilità di Jonathan alla maglia azzurra sembra un’opportunità da cogliere.
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